CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

Un salasso la sepoltura a Cavarzano. “La zia ha vissuto nel paesino per 70 anni. E ora l’amara sorpresa”

Il nipote: “Voleva la tomba nella sua terra, ma non era più residente. La concessione è costata 2250 euro”

Un cimitero in un'immagine di repertorio

Un cimitero in un'immagine di repertorio

Vernio (Prato), 24 agosto 2025 – Una cifra che è sembrata esosa quella chiesta nel 2018 al nipote di una signora originaria di Cavarzano per seppellire la zia vicino ai fratelli e ai genitori, come era suo desiderio: 2250 euro.

La somma è stata pagata solo pochi giorni fa e il nipote ha scritto una lettera per segnalare quello che lui ritine un’ingiusta gabella. “Vorrei rendere pubblico quello che mi è capitato: mia zia – scrive Marco Marchi, con un cognome che conferma le origini cavarzanine - Marchi Nadina, deceduta a marzo 2018, all’età di 96 anni, ha vissuto i suoi ultimi anni, dal 2006, con me e con la mia famiglia, non per sua volontà, ma per un continuo degrado della propria salute dovuto all’età. Per poter avere le giuste cure mediche e la dovuta assistenza, è stata costretta a prendere la residenza prima a Prato e poi a Carmignano.

Alla sua morte, nel 2018, il comune di Vernio dove lei ha vissuto per circa 70 anni, dove ha pagato qualsivoglia tassa, mi ha richiesto 2250 euro, che non ho potuto “mercanteggiare”, pena l’impossibilità di seppellirla per restare insieme ai fratelli e ai genitori. Non ho pagato quella cifra, che ho sempre ritenuto ingiusta, fino a quando il comune di Vernio mi ha intimato con una raccomandata di pagare, con l’aggravio di circa 347 euro perché così ha deliberato 6 anni dopo. Ovviamente mi sono limitato a pagare la cifra originaria. Credo che questo sia un esempio di come oggi il cittadino veda i comuni come dei “gabellatori”, pronti sempre più a richiedere denaro che ad elargire servizi ai cittadini stessi”.

Abbiamo chiesto al Comune se ci fosse qualche errore nella cifra riportata da Marchi e una spiegazione. “Il cimitero di Cavarzano è piccolino – spiegano, precisando che è necessario aspettare il rientro della funzionaria – i posti sono pochi e ovviamente i residenti pagano meno. Ma quella è la cifra che veniva richiesta nel 2018, per i non residenti”.

“Il nipote ha firmato un contratto nel 2018 – aggiunge la sindaca Maria Lucarini - quando è avvenuta la scomparsa della zia, e per 7 anni non aveva pagato niente, nonostante reiterati avvisi. Va anche ricordato che comunque i residenti hanno la precedenza, se non c’è spazio i non residenti non possono essere sepolti. Nel casi della signora Nadina, cioè di persone che esprimono la volontà di essere sepolti dove hanno vissuto a lungo, forse la cosa migliore è acquistare il loculo”.

Claudia Iozzelli