Prato, 23 agosto 2025 – Un intervento coordinato, mirato e ad ampio raggio, è stato condotto con la direzione della Procura di Prato nella serata di venerdì 22 agosto nel circolo 'M2', un locale di intrattenimento gestito da cittadini di nazionalità cinese e situato in via dei Confini, nell'area del Macrolotto 2, a ridosso della ditta Shunda, già colpita da un pacco bomba il 16 febbraio scorso.
Durante la perquisizione - frutto del lavoro congiunto della Questura di Prato (con la Squadra Mobile, Divisione Pas, Ufficio Immigrazione, Ufficio Gabinetto e Polizia Scientifica), e del Reparto Prevenzione Crimine di Firenze - sono stati identificati 24 cittadini cinesi, di cui sei risultati irregolari sul territorio italiano. Alcuni di loro erano già destinatari di precedenti ordini di espulsione, mai eseguiti.

Nel corso dei controlli, le forze dell'ordine, spiega un comunicato del procuratore Luca Tescaroli, hanno riscontrato l'uso di sostanze stupefacenti all'interno di sale riservate adibite a privè, sequestrando circa 50 grammi di droga di vario tipo. Il titolare del locale è stato denunciato a piede libero per agevolazione dell'uso di sostanze stupefacenti.
A suo carico è stata inoltre elevata una sanzione amministrativa da 5.000 euro per la somministrazione di alimenti e bevande in assenza delle necessarie autorizzazioni.

Il circolo 'M2' era già noto alle forze dell'ordine. Tra lunedì 18 e martedì 19 agosto, nello stesso locale si è verificata una violenta rissa che ha coinvolto numerosi cittadini cinesi. Una donna di origine spagnola ha riportato una frattura cranica e traumi facciali multipli, mentre tre uomini - uno dei quali già noto alle autorità per estorsioni e racket della prostituzione - hanno subito lesioni da bottiglie di vetro, posaceneri e altri oggetti contundenti.
Le indagini sono ancora in corso per chiarire il movente e identificare tutti i partecipanti. Non è il primo episodio violento riconducibile al 'M2'. Il 18 giugno 2024, l'imprenditore cinese Haifei Zhang fu aggredito brutalmente all'interno del locale da un gruppo di connazionali. Un'aggressione che, secondo la Procura, rappresenta l'inizio di una faida tra gruppi imprenditoriali rivali operanti nei settori della produzione di grucce, logistica e trasporti.
L'indagine, coordinata dalla Procura di Prato, punta a far luce su un fitto intreccio di interessi economici e criminali all'interno della comunità cinese locale, da mesi al centro di un'escalation di violenza legata al controllo del territorio e delle attività produttive. Le attività investigative, sottolinea la Procura, proseguiranno con il massimo impegno, anche grazie al ''prezioso apporto'' degli agenti della Squadra Mobile di Prato.