
Il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara è stato in visita al gazebo della Lega allestito in piazza Campioni accolto da molti esponenti territoriali
di Gaia Parrini
Lotta al precariato, riforme, come quella del 4+2, "importante per offrire posti di lavoro in tempi più rapidi ai giovani", della maturità e del voto in condotta. Incrementi degli stipendi del personale docente e progetti come quello di Agenda sud e nord. Questi, i temi affrontati dal ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, in visita al gazebo della Lega allestito in piazza Campioni.
Invitato dal consigliere regionale Massimiliano Baldini, "per fare il punto della situazione riguardo l’attività del suo Dicastero su cui il partito e il nostro leader Matteo Salvini hanno particolarmente puntato per rendere concreta quella rivoluzione del buonsenso che perseguiamo anche in un settore così strategico", il ministro ha sottolineato i risultati positivi del proprio operato.
"Per quanto riguarda le assunzioni, sul contingente assegnato siamo quasi all’80 %, mentre lo scorso anno eravamo al 47 %: testimonianza di efficacia del nostro percorso di immissioni di forze nuove nella scuola italiana", ha dichiarato Valditara, puntando il riflettore specialmente sugli insegnanti di sostegno, "con una riforma per consentire alle famiglie una continuità didattica - ha aggiunto - Su 120 mila posti sono 58 mila le richieste avanzate: un passaggio importante, e a disposizione per la riduzione del precariato". Così come importanti sono gli investimenti, come evidenziato dal ministro, per l’assunzione di docenti che insegnino la lingua italiana a ragazzi stranieri. "In Italia abbiamo oltre mille docenti specializzati che abbiamo formato, e abbiamo investito 20 milioni per l’Agenda Nord, un’iniziativa che già nel Mezzogiorno ha avuto risultati straordinari nella lotta alla dispersione", ha infatti raccontato Valditara che, "sfatando fake news" sulla situazione, anche territoriale, delle reggenze, come "un problema fortemente ridimensionato, vista la diminuzione delle reggenze, ora in tutta Italia 339 contro le 489 dello scorso anno", ha annunciato ulteriori risorse destinate all’edilizia scolastica, ai docenti e al personale, come l’incremento degli stipendi e l’assicurazione sanitaria per milioni di lavoratori. Una scelta "che significa avere a cuore la salute, ma anche le condizioni sociali dei nostri lavoratori".