Viareggio, 4 luglio 2025 – Un ospite speciale all’alba nel porto di Viareggio: un delfino solitario, probabilmente un esemplare di tursiope (Tursiops truncatus), ha nuotato per alcuni minuti nelle acque tranquille del molo, vicino alle barche ancora ferme. Un video, pubblicato dal Comune di Viareggio, ha documentato la scena. Si tratterebbe di un tursiope anche perché al largo di Viareggio è presente una delle più numerose colonie di questo tipo di cetaceo del Mediterraneo.

Nei giorni scorsi Yuri Galletti, biologo marino e responsabile toscano del progetto “Life Turtlenest” di Legambiente, ha spiegato cosa bisogna fare in caso di avvistamento ravvicinato di delfini feriti, tartarughe spiaggiate o altri animali marini in difficoltà. Cosa fare dunque se dovessimo ad esempio trovare un animale ferito sulla spiaggia? Il consiglio è uno solo: non improvvisare e non toccarli. “Non bisogna provare a spostare l’animale da soli. Si rischia di peggiorare le ferite o di farsi male”, spiega Galletti. “Non bisogna nemmeno dare cibo o acqua dolce. L’unica cosa utile è tenerlo idratato con teli bagnati di acqua di mare, facendo attenzione a non coprire lo sfiatatoio dei delfini”. L’azione più importante? Chiamare subito il numero 1530 della Guardia Costiera, che attiverà l’intervento dell’Arpat o di personale specializzato.
Se poi l’avvistamento è in mare aperto che si tratti di delfino ferito, tartaruga o altre creature marine, la procedura corretta è la seguente: “Bisogna chiamare sempre il 1530 ed avere l’accortezza di segnare la coordinate e l’ora dell’avvistamento. Inoltre, in caso di animale ferito è consigliabile di non perdere mai il contatto visivo”, sottolinea l’esperto di Legambiente.