
La situazione dei rami degli alberi in pineta di Ponente denunciata da Italia Nostra per la scarsa manutenzione e messa in sicurezza del verde
Sospeso, dondolante, pendente, come librato a mezz’aria, in attesa, da una parte, di mollare la presa e cedere e, dall’altra, sostenuto, di poggiarsi, lievemente, a terra. Così, librato dal leggero vento e strattonato dalla tempesta che nell’ultima settimana ha colpito la zona, vacilla uno dei rami degli alberi che, tra gli altri, alimentano e abitano la pineta di Ponente. In uno, insieme a quella di Levante, dei polmoni che nutre la città, ma che, nonostante tutto, sembrano mancare di respiro.
"La pineta di Ponente e di Levante hanno problemi dovuti alla vetustità degli alberi e ai problemi della falda acquifera che mette in forse la stabilità degli alberi stessi. Ma, prima ancora di questi fattori, l’elemento pericoloso è l’assenza di manutenzione, cosa che non viene effettuata in nessuna delle due aree. E i rami lasciati in questa maniera mettono a rischio sia la stabilità della pianta stessa che la sicurezza di chi passeggia e frequenta la zona", racconta Claudio Grandi, vicepresidente di Italia Nostra Versilia, da anni impegnata nella tutela, nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale della zona.
"Quest’amministrazione si concentra su questi aspetti ritenendoli in prima battuta un problema pubblico, piuttosto che rivolgere l’attenzione al mantenimento e alla conservazione del verde. L’unica cosa che sanno fare, nel caso di alberi traballanti, è tagliare, senza che si capisca quali siano i veri intenti per salvaguardare uno dei polmoni principali del comune di Viareggio", continua Grandi ricordando, inoltre, i problemi che hanno colpito altrettante aree verdi della città, come gli alberi caduti e abbattuti in via Paolo Savi, dove lo stesso attivista si legò con una catena, e ora "divenuta una via anonima e una zona di caldo", o come quelli in piazza Piave, per cui la stessa Italia Nostra ha presentato un esposto alla Soprintendenza, "così come al sindaco - aggiunge Grandi - Cui però non abbiamo ancora ricevuto risposta e, se non arriverà, ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica". In un grido e in un appello per azioni di salvaguardia, cura e tutela, che metta in sicurezza la città, a partire dai suoi alberi e dal suo verde.
Gaia Parrini