
Il caso mette in evidenza criticità che affliggono alcuni comparti produttivi (Foto di archivio)
Continua l’attività di contrasto al lavoro irregolare e al caporalato da parte dei carabinieri. Nei giorni scorsi, un controllo in un’azienda florovivaistica di Viareggio ha portato alla scoperta di quattro lavoratori extracomunitari impiegati completamente in nero, senza alcun contratto né tutela, e a numerose violazioni delle normative in materia di sicurezza sul lavoro.
Il titolare dell’impresa è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità giudiziaria, mentre nei suoi confronti sono state anche elevate sanzioni amministrative e ammende per un ammontare complessivo di circa 20mila euro. L’intervento è stato eseguito dai militari della Compagnia carabinieri di Viareggio, in collaborazione con il Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lucca, nell’ambito di un’operazione più ampia finalizzata al monitoraggio delle condizioni lavorative nei settori a maggiore rischio.
Dagli accertamenti è emerso che, oltre ai lavoratori completamente irregolari, anche il resto del personale – pur formalmente assunto – non era in regola con le prescrizioni previste dalla normativa vigente: mancava infatti la sorveglianza sanitaria obbligatoria, così come la partecipazione ai corsi di formazione specifici per le mansioni svolte, condizioni indispensabili per garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso dei diritti del lavoratore.
Il caso di Viareggio mette ancora una volta in evidenza le criticità che affliggono alcuni comparti produttivi, dove è diffuso il ricorso a manodopera non qualificata e spesso proveniente da contesti di fragilità socio-economica. Proprio questa vulnerabilità – spesso legata alla condizione di migranti privi di alternative occupazionali – rende i lavoratori esposti a fenomeni di sfruttamento e reclutamento illecito, che costituiscono una forma moderna di caporalato.
L’intervento rientra in un piano di controlli straordinari intensificati sul territorio, reso possibile anche dal potenziamento estivo del personale messo a disposizione del Comando. L’obiettivo è garantire la tutela dei diritti fondamentali, valorizzare il lavoro regolare e promuovere una cultura imprenditoriale rispettosa delle regole.
Giulia Prete