STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Tornano le “polveri“ a Prisciano. Comitato dei residenti in trincea

Foto e video diffusi via social riaprono una questione ultradecennale sugli effetti delle lavorazioni in Acciaieria

Polveri di Prisciano, foto di repertorio

Polveri di Prisciano, foto di repertorio

Le segnalazioni si susseguono da giorni: le “polveri di Prisciano“ tornano, come accade più o meno da quarant’anni, a far proccupare i residenti del quartiere a ridosso dell’Acciaieria. Sulla pagina Fb del Comitato Prisciano Terni Est, che si batte contro una problematica che come detto si trascina da decenni, si ripetono foto e video notturni di “nubi“ che si alzano dalla fabbrica per depositarsi sulla case circostanti. La questione è purtroppo arcinota: nell’ultimo trentennio non c’è stata amministrazione comunale che non abbia cercato di affrontare il problema ma, come evidente, la soluzione appare lontana. Ast negli anni ha adottato accorgimenti tecnici e la vicenda polveri di Prisciano è stata al centro di diversi procedimenti giudiziari, sia in sede penale che civile, con alterni risultati per le famiglie residenti. C’è chi ha ottenuto, in passato, risarcimenti per dannni alle cose, anche se le ultime pronunce dei giudici sono state sfavorevoli ai ricorrenti. A inizio anno il Comitato aveva denunciato che "nel 2024 gli sforamenti di Pm10 nella zona di Prisciano sono aumentati del 73% rispetto a quanto avvenuto nel 2023". "Numeri concreti che confermano ciò che viene denunciato da oltre un anno – aggiungeva il Comitato Prisciano – , dando voce alle preoccupazioni crescenti riguardo la qualità dell’aria e l’impatto sulla salute pubblica. Il peggioramento percepito dai cittadini trova ora riscontro nei numeri". E uteriori riscontri sembrano purtroppo arrivare dalle immagini notturne degli ultimi giorni.