
Oltre due milioni di euro per la riqualificazione e il restauro del sito archeologico di Ponte San Giovanni. Il progetto nasce da una straordinaria collaborazione tra istituzioni. Ecco tutti gli interventi previsti.
Sospesi su un grande ponteggio, circondati dalle antiche e misteriose vicende della famiglia etrusca dei Velimna, si riscrive la storia. Con una simbolica cerimonia – lo scenografico sollevamento di un’urna – è stato inaugurato ieri il grande cantiere di riqualificazione e restauro dell’Ipogeo dei Volumni e Necropoli del Palazzone, destinato a rivoluzionare il sito archeologico di Ponte San Giovanni con il suo enorme potenziale turistico e culturale.
Nuova accessibilità, strumenti multimediali e percorsi rinnovati sono le parole chiave di un’operazione che coinvolgerà anche il Parco della Necropoli e l’Antiquarium e che segna una straordinaria collaborazione tra istituzioni. Lo sottolineano con forza la sindaca Vittoria Ferdinandi e il direttore dei musei nazionali Costantino D’Orazio, affiancati dall’assessore alle opere pubbliche Francesco Zuccherini e dalla direttrice scientifica del sito Maria Angela Turchetti. Il progetto, ereditato dalla precedente amministrazione (con ringraziamenti a Margherita Scoccia, presente ieri) si avvale infatti di un finanziamento di 2 milioni 181mila euro: un milione 973mila dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con fondi Pnrr nell’ambito del progetto Pinqua mentre 208mila vengono dal Ministero della Cultura attraverso la Direzione regionale musei. E’ firmato dagli architetti Bruno Maria Broccolo e Matteo Clemente, validato dalla Soprintendenza e condiviso da Ferrovie e Anas. "Non sarà solo un restauro culturale, ma la riqualificazione di un’area strategica della città" dice D’Orazio mentre la sindaca celebra "un momento di evoluzione e trasformazione della città. Restituire nuova vita a questo straordinario sito significa rafforzare l’identità e valorizzare il territorio, nell’ambito di una riqualificazione più generale di Ponte San Giovanni".
I lavori, affidati a ditte specializzate umbre, si concluderanno entro marzo 2026. Verrà totalmente ripensato l’allestimento delle urne dell’Ipogeo, con restauro e riorganizzazione, per poter leggere con più facilità e coerenza le vicende delle principali famiglie etrusche del territorio. Ci sarà un profondo rinnovamento dell’accessibilità, grazie alla riqualificazione del parcheggio e del percorso pedonale e la fruizione del sito verrà potenziata da un’installazione multimediale immersiva progettata dalla Fondazione Guglielmo Giordano con un rilievo in 3D per esplorare la struttura dell’Ipogeo e approfondirne la storia. L’interno della Tomba sarà illuminato da un sistema ad alta tecnologia che garantirà un microclima stabile e valorizzerà le decorazioni e le urne.
La riqualificazione si estende al Parco della Necropoli con nuovi percorsi accessibili per visitare le oltre 200 tombe presenti e valorizzare il patrimonio di ulivi, con un partenariato pubblico-privato. Riallestimento anche per l’Antiquarium dove sarà realizzato un nuovo percorso espositivo con focus sulla vita quotidiana etrusca, oltre a una sezione sull’uso dei colori. Previsto anche un piccolo teatro all’aperto e la riqualificazione dell’area didattica dedicata allo scavo.