
Il mammografo di ultima generazione nell'ospedale di Pistoia
Pistoia, 27 giugno 2025 – Tecnologie sempre più avanzate nella diagnosi del tumore della mammella. La radiologia senologica di Pistoia, diretta dalla dottoressa Sara Frati ha introdotto la mammografia con mezzo di contrasto. Si tratta di una tecnologia avanzata che è entrata a pieno titolo nella pratica clinica del centro pistoiese rafforzando così il ruolo della senologia radiologica all’interno della rete oncologica. Il mammografo utilizzato è di ultima generazione: acquistato con i fondi del Pnrr è dotato di tecnologia di alto livello e consente anche l’esecuzione di campionamenti bioptici con tecnica stereotassica 3d. A poco meno di un anno dall’avvio dell’attività sono state eseguiti oltre 100 esami con riscontro di nuove lesioni mammarie occulte non evidenziabili con le tecniche convenzionali. Alcune di queste hanno avuto un impatto diretto sulla gestione clinica, portando all’avvio tempestivo dei trattamenti chirurgici e terapeutici più appropriati.
Tutto questo è frutto del lavoro congiunto tra radiologi, tecnici di radiologia, infermieri, anestesisti e della stretta collaborazione con tutti i membri che operano all’interno della Breast Unit, la struttura multidisciplinare (diretta dalla dottoressa Maria Sciamannini) all’interno della quale i diversi professionisti, a vario titolo, si attivano per la presa in carico clinico-assistenziale della donna con patologia mammaria. “Il nostro obiettivo comune – afferma Frati - è quello di offrire alle pazienti un percorso diagnostico-terapeutico sempre più efficace, tempestivo e personalizzato. L’impegno di ognuno è costante e rivolto sempre di più all’innovazione ed alla qualità delle cure”. La struttura di radiologia senologica afferisce alla struttura complessa di radiologia dell’ospedale San Jacopo diretta dalla dottoressa Letizia Vannucchi ed opera all’interno del dipartimento di diagnostica per immagini, diretto dal dottor Maurizio Bartolucci. “L’avanzamento tecnologico nella diagnostica delle malattie oncologiche – sottolinea Bartolucci – rappresenta un passo fondamentale per la salute pubblica. Grazie ai fondi del Pnrr abbiamo potuto rinnovare parte della nostra dotazione tecnologica, acquistando apparecchiature di ultima generazione tra cui il nuovo sistema per la mammografia con mezzo di contrasto, che ci permette una diagnostica fine, sensibile e mirata”. “Questa tecnologia – spannocchiare - rappresenta uno strumento efficace per migliorare l’accuratezza diagnostica delle neoplasie mammarie, viene eseguita prima dell’intervento per valutare l’estensione del tumore, oppure in caso di trattamenti chemioterapici per monitorare la risposta e rappresenta una valida alternativa alla risonanza magnetica, rispetto alla quale è più rapida e più accessibile”
Ma come funziona la mammografia con mezzo di contrasto? “E’ simile ad una normale mammografia, - dice la dottoressa Frati- ma prevede l’iniezione di un liquido di contrasto che viene somministrato per via endovenosa poco prima dell’esame.
Questo contrasto mette in evidenza aree del seno dove c’è un aumento della vascolarizzazione, dove cioè si possono a volte nascondere dei tumori o lesioni sospette”.