MICHELA MONTI
Cronaca

Via San Piero in Vincio: "Situazione intollerabile"

La strada è chiusa e la protesta dei cittadini arriva in consiglio comunale con il Pd. Boanini: "L’assessore Bartolomei deve trovare soluzioni senza ulteriori rinvii".

Un tratto di via San Piero in Vincio

Un tratto di via San Piero in Vincio

PISTOIAÈ ancora chiusa via San Piero in Vincio, e la protesta dei cittadini arriva in consiglio comunale attraverso il consigliere del Pd Lorenzo Boanini. La strada, interdetta al traffico con ordinanza dopo lo smottamento che ha compromesso la carreggiata, resta sbarrata da mesi senza che si intravedano tempi certi per la riapertura. Una situazione che, soprattutto in questo periodo estivo, sta esasperando famiglie e residenti. "Anche in questo caldo mese di agosto – sottolinea Boanini – numerose famiglie mi hanno ricontattato, sfiduciate e deluse dal fatto che la riapertura non sembri affatto imminente".

A complicare il quadro c’è la concomitanza con i lavori di manutenzione straordinaria sui ponti della SP17, programmati dalla Provincia: un doppio disagio che di fatto isola un intero quadrante, dalla Fallita fino a Pontelungo. I residenti, racconta l’esponente del Pd, lamentano anche la rimozione dei cassonetti collocati in prossimità della frana: per smaltire i rifiuti oggi molti devono caricare l’auto e spostarsi per centinaia di metri, in attesa della riorganizzazione del porta a porta. A questo si aggiunge un traffico crescente di attraversamento dal ponte del Vincio verso le Piastrelle, con ricadute sulla qualità della vita e su un tratto viario già in condizioni precarie.

"È una situazione non più sostenibile – attacca Boanini – che l’assessore Bartolomei deve affrontare senza ulteriori rinvii. Se non rientra nelle somme urgenze, il Comune ha il dovere di destinare risorse proprie per il ripristino. Il tempo è finito: via San Piero in Vincio deve tornare pienamente funzionale". Per il consigliere non si tratta solo di collegamenti viari: lungo la strada si trovano il cimitero della zona e diverse attività produttive che oggi lavorano in condizioni di isolamento. "La comunità – conclude – ha diritto a risposte chiare e a tempi certi. È ora che l’amministrazione agisca con rapidità e responsabilità".