ROSSELLA CONTE
Cronaca

Inaugurata nel 1932, ora chiude. La cartoleria dei tempi del Re: “Uccisi da internet e ipermercati”

Viale Morgagni, lunedì giù la saracinesca il negozio di Marco Conti, vicino alla scuola elementare Matteotti. L’amarezza della titolare: “È diventato troppo faticoso. Speriamo di riaffittare l’attività, ma è difficile”

L’assessore Vicini ha fatto visita all’attività di viale Morgagni

L’assessore Vicini ha fatto visita all’attività di viale Morgagni

Firenze, 28 giugno 2025 – Un tempo era il negozio di riferimento per quaderni, penne, gomme e astucci, tappa fissa per generazioni di studenti della scuola elementare “Re Vittorio Emanuele”, oggi la Matteotti. A distanza di 92 anni dalla sua apertura, la cartoleria Marco Conti di viale Morgagni chiude i battenti. Lunedì sarà l’ultimo giorno per quella che è stata una delle attività di vicinato più longeve della zona. A raccontarlo è Daniela, moglie di Marco Conti, che insieme al marito ha gestito il negozio per oltre quattro decenni.

“La cartoleria fu aperta nel 1932, proprio in concomitanza con l’inaugurazione della scuola, avvenuta il 28 ottobre di quell’anno alla presenza della regina Margherita – spiega – Mio marito l’ha rilevata nel 1971, io sono entrata dieci anni dopo, nel 1981. Sono 44 anni che lavoro qui, praticamente tutta la mia vita”. Una vita dietro al bancone, a servire bambini e genitori, consigliando righelli, pennarelli, zaini, ma anche regali, piccoli articoli da ufficio. Con il tempo però il contesto è cambiato, e lavorare in una cartoleria non è più come una volta.

“Inizio ad avere problemi di salute – confida Daniela –. È diventato troppo faticoso, e con grande dispiacere abbiamo deciso di chiudere del tutto. Speriamo di riuscire a riaffittare il fondo, ma è difficile trovare qualcuno disposto a rilevare una cartoleria oggi”.

Il negozio, passato di mano tre volte in quasi un secolo, è uno dei tanti esercizi di vicinato che stanno scomparendo, stretti tra i colossi del commercio online e la concorrenza dei supermercati generalisti. “Siamo stati messi in ginocchio da internet e dai grandi supermercati – dice Daniela –. Ormai vendono di tutto: cartoleria, articoli per la casa, biancheria… Non c’è più distinzione. E chi ha una piccola attività non ce la fa a reggere”.

La chiusura rappresenta non solo la fine di un’attività storica, ma anche la perdita di un pezzo di identità per il quartiere di Rifredi. Un punto di riferimento familiare, dove chi entrava non era un semplice cliente, ma una persona conosciuta per nome, magari da anni. A fare visita all’azienda anche l’assessore allo sviluppo economico Jacopo Vicini. “Non è una scelta facile – conclude Marco Conti – ma è una scelta necessaria. Abbiamo dato tutto, e lo rifaremmo. È stato un lavoro fatto con amore e passione. Ringrazio tutti i clienti che in questi anni ci hanno scelto”.