SOFIA COLETTI
Cronaca

Luoghi del Cuore a Gubbio. Trionfa il Parco Ranghiasci

Ottimo risultato con 4.844 preferenze nel censimento nazionale del Fai . Il grande giardino pubblico è il secondo più votato nella classifica regionale. .

Il Parco vuole diventare sempre più punto di riferimento per gli eventi culturali

Il Parco vuole diventare sempre più punto di riferimento per gli eventi culturali

Gubbio e i suoi tesori d’arte e natura trionfano nel dodicesimo censimento de “I Luoghi del Cuore”, il programma promosso da Fai - Fondo per l’Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo, dedicato alla cura e alla valorizzazione dei luoghi italiani più amati, che rappresenta il più importante ed efficace strumento di partecipazione diretta dei cittadini alla tutela del patrimonio del Paese.

Nella classifica dei tre luoghi più votati in Umbria c’è infatti il Parco Ranghiasci che conquista ben 4.844 voti e si piazza al secondo posto regionale (e al 111° nazionale) dopo il Parco Regina Margherita di Assisi con 6.615 voti. Sul podio anche l’Oratorio della Misericordia di San Giovanni Battista Decollato, di Orvieto con 2.738 voti. Il Parco Ranghiasci entra così tra i 221 luoghi in tutta Italia – mai così tanti – ad aver superato la soglia minima di 2.500 voti che garantisce la possibilità di partecipare al Bando, aperto fino all’11 settembre, per sostenere progetti di restauro e valorizzazione culturale.

E Gubbio festeggia altre due presenze nella classifica umbra: al nono posto c’è il suo centro storico con 166 voti, al tredicesimo posto l’Abbazia di San Secondo con 101 voti (classifiche complete su www.fondoambiente.it).

Il Parco Ranghiasci, delimitato nella parte superiore dalle Mura Urbiche, fu voluto e realizzato a metà dell’Ottocento dal marchese Francesco Ranghiasci Brancaleoni e lo stile anglosassone fu influenzato dalla giovane moglie inglese, Matilde Hobhouse, che ricreare un ambiente molto vicino alle sue tradizioni, con la costruzione di edifici neoclassici inseriti nella passeggiata, che convivono con preesistenze prevalentemente medievali. Con la morte del marchese nel 1877 la proprietà venne divisa tra i figli e il fratello, e da quel momento iniziò un lento e inesorabile periodo di decadenza. L’abbandono è terminato intorno al 1980 quando la Provincia e il Comune hanno acquistato la proprietà del bene e avviato i lavori di recupero, ripristinandolo totalmente e aprendolo al pubblico. Il Parco è stato votato al censimento “I Luoghi del Cuore” con il sostegno dei volontari del Gruppo Fai di Gubbio per una maggiore valorizzazione e per diventare sempre più punto di riferimento per gli eventi culturali della città.