
Cade un ramo da un albero alle Cascine, ragazza ferita (New Press Photo)
Firenze, 13 giugno 2025 – “Dovevo esserci io lì sotto, così non si sarebbe fatta niente. Perché proprio lei? Perché?”. Le mani tremanti, le lacrime che bagnano il viso pallido di chi ha assistito a una scena che difficilmente dimenticherà. Il fidanzato di Elisa, la ragazza colpita dai due rami crollati ieri nel parco delle Cascine, è sotto choc. Riesce a parlare a stento, i singhiozzi di un pianto liberatorio spezzano la sua voce. I proprietari del chiosco a due passi dal luogo dell’incidente lo cingono alle spalle. Lui si sfoga: “Veniamo da Monza – spiega – per vedere il concerto dei Guns N’ Roses. Sono davvero senza parole, è successo tutti in pochi secondi”.
Entrambi poco più che ventenni, erano in fila per entrare alla Visarno Arena dopo tre ore di viaggio e una ’battaglia’ a colpi di click con altri migliaia di fan per acquistare un biglietto. Il ragazzo usa la sua canotte da basket per asciugarsi la faccia: “Come è potuto succedere? Spero davvero che stia bene”, chiosa sottovoce. A consolarlo c’è anche la vicesindaca del Comune di Firenze, Paola Galgani, presente sul posto con l’assessora Laura Sparavigna. “Il ragazzo è molto provato – spiega Galgani –, ha avuto paura e sta cercando di capire le condizioni della sua ragazza”. Dopo alcune ore, il giovane è stato portato via in auto dalla polizia municipale: il Comune ha messo a sua disposizione l’assistenza di uno psicologo. Le sue testimonianze serviranno poi per ricostruire gli attimi prima del crollo e la dinamica esatta dell’incidente.

A raccontare agli agenti cosa hanno visto sono stati Marco e Filippo. Anche loro erano in fila per entrare, a pochi metri di distanza dal punto del crollo. “Abbiamo sentito uno scricchiolio anomalo, poi i due rami si sono schiantati al suolo e tutti hanno cominciato a urlare e correre”, raccontano. “Ci siamo subito resi conti della gravità della situazione – continuano –, un ragazzo ha cominciato a chiedere aiuto e sono subito arrivati i mezzi del 118”.
La paura è stata tanta. Dopo l’impatto la ragazza è sempre rimasta cosciente, i soccorritori l’hanno prontamente stabilizzata e caricata sull’ambulanza per trasportala all’ospedale di Careggi. “Poteva essere una tragedia – tuona un paninaro che ha assistito alla scena –, c’erano decine di ragazzi che attendevano sotto i tigli in fila. E mi chiedo perché in un luogo come le Cascine, in cui nel giro di due settimane sono transitate migliaia di persone, non sia stato fatto un controllo più capillare su tutti i filari di alberi? Poteva veramente essere più grave il bilancio finale”.
Toni duri anche da parte del consigliere di Fratelli d’Italia, Alessandro Draghi: “Lunedì presenterò una domanda di attualità – spiega – per chiedere se l’aggravio di attività all’interno del parco delle Cascine possa aver causato danni al verde: Firenze Rocks, Ultravox e la riapertura futura dell’ex ippodromo delle Mulina. Troppi camion e relativi rimorchi possono danneggiare i tronchi e le chiome degli alberi”. E ancora: “Intanto si provveda a chiudere l’area per prevenire altri incidenti”, aggiunge.
“La città è senza governo e al territorio mancano ormai le attenzioni più basilari”, attaccano i consiglieri comunali della Lista Schmidt, Massimo Sabatini, Paolo Bambagioni e Eike Schmidt. “Non è il primo caso, quello di oggi alle Cascine, anzi è solo l’ultimo in ordine di tempo - continuano –. E denuncia la totale inefficienza del servizio di manutenzione del verde, mentre però l’albericidio procede spedito. Sembra che la Giunta Funaro sia più impegnata a tagliare alberi che a mantenerli. Ovviamente, ciò è un sottoprodotto della scelta folle di esternalizzare il servizio. Mentre aspettiamo di aver chiarezza su cause e responsabilità, constatiamo che è successa una tragedia oggi, forse evitabile, e avrebbe perfino potuto succedere qualcosa di più grave. Purtroppo, una tragedia annunciata”.
Pie.Meca.