Esame Suarez: da Perugia intercettato il video della farsa

Come è andata l'interrogazione del calciatore adesso all'Atletico Madrid ma in procinto, la scorsa estate, di passare alla Juventus. Sorrisi e foto ricordo al termine della prova

Un momento dell'esame. Di spalle, Suarez

Un momento dell'esame. Di spalle, Suarez

Perugia, 30 aprile 2021 - E’ il video, intercettato dalla guardia di finanza, a raccontare, per la prima volta l’esame-farsa del calciatore Luis Suarez per l’ottenimento della certificazione linguistica B1 all’Università per Stranieri di Perugia che doveva servire per ottenere, in tempi brevi, la cittadinanza italiana ed essere ingaggiato dalla Juventus, fuori quota extracomunitari. Un esame di italiano finito al centro dell'inchiesta. 

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Il video è agli atti

Il documento è stato depositato dalla procura di Perugia agli atti dell’avviso di conclusione delle indagini a carico dell’ex rettrice dell’UniStra, Giuliana Grego Bolli, dell’ex direttore generale Simone Olivieri e della professoressa Stefania Spina che preparò il campione e - secondo l’accusa - gli passò le domande dell’esame in pdf.

Il video integrale della prova

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Le accuse

Sono tutti accusati - insieme all’avvocatessa della Juventus, Maria Turco, nel ruolo di istigatrice - di rivelazione di segreto d’ufficio e falso. La sessione d’esame fu infatti anticipata - con la scusa dell’emergenza sanitaria - dal 22 al 17 settembre. Ad esaminare il ‘pistolero’ fu Lorenzo Rocca che ha già patteggiato un anno di pena. La Finanza - diretta da Antonella Casazza - aveva però piazzato telecamere e cimici nella stanza dove venne sostenuta la prova.

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Indagato anche il ds Paratici

Nell’ambito dell’indagine, coordinata dal procuratore Raffaele Cantone, sono indagati anche il ds della Juventus, Fabio Paratici e l’avvocato Luigi Chiappero per false dichiarazioni al pm. Non rivelarono ai magistrati di aver contattato il ministero dell’Interno - attraverso l’ex ministra Paola De Micheli, amica di Paratici - per accelerare la pratica.

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Secondo gli investigatori c'era la consapevolezza, da parte degli indagati, del ‘precario grado di conoscenza’, della lingua italiana da parte del calciatore Luis Suarez, al punto tale “da non ritenerlo nemmeno sufficientemente adeguato a giustificare il livello B1”, poi conseguito con il rilascio della falsa certificazione, secondo quanto riportato nell’informativa delle fiamme gialle che ha confrontato il pdf con il contenuto della prova d’esame rivelata in anticipo al bomber uruguayano durante lo svolgimento del corso di formazione, con quello effettivamente propinato durante l’esame (intercettato dalle telecamere).