Caso Suarez, Agnelli: "Si propose alla Juve con un sms. Dell'esame ho saputo dai giornali"

Nei verbali si legge che il presidente della Juventus venne a sapere "dai giornali" dell'esame di Suarez a Perugia

Luis Suarez (Ansa)

Luis Suarez (Ansa)

Perugia, 28 aprile 2021 - Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, venne a sapere "dai giornali" dell'esame per la conoscenza dell'italiano sostenuto da Luis Suarez all'Università per Stranieri di Perugia.

Emerge dal verbale di sommarie informazioni della testimonianza acquisita dalla Procura di Perugia che nei giorni scorsi ha notificato l'avviso di conclusione indagini agli ex vertici dell'Ateneo. Agnelli ha tra l'altro riferito di avere saputo dal vice presidente Nedved che l'allora attaccante del Barcellona "si era proposto con un sms" ai bianconeri.

Solo una settimana fa la chiusura dell'inchiesta sull'esame "farsa" del settembre 2020. La procura di Perugia ha infatti notificato l'avviso di conclusione indagini all'ex rettrice Giuliana Grego Bolli, all'allora direttore generale Simone Olivieri, alla professoressa Stefania Spina e all'avvocato Maria Cesarina Turco. Falsità ideologica e rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio i reati ipotizzati a vario titolo. La vicenda è legata all’istituzione della sessione straordinaria di esame del 17 settembre scorso in cui il calciatore in procinto di sbarcare alla Juve (trasferimento poi saltato) ottenne la certificazione linguistica, considerata dai pm di Perugia Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti ”su misura” perché organizzata "solo per consentire al calciatore di ottenere, nei tempi richiesti dal club bianconero e all’esito di una fittizia procedura di esame, la certificazione linguistica".

"Ricordo che chiamai il calciatore (Luis Suarez - ndr) in un'unica occasione, per ringraziarlo di essersi proposto per un inserimento nella nostra squadra": così Agnelli sentito dai pm di Perugia come testimone nell'ambito dell'inchiesta sull'esame «farsa».

Nella sua deposizione - agli atti dell'inchiesta - Agnelli ha detto agli inquirenti di avere nutrito «stima nelle capacità sportive del calciatore», ritenendo che «la sua proposta fosse ragione di orgoglio per la società». Alla domanda su quando e chi fu a informarlo dell'impossibilità del tesseramento di Suarez, il presidente della Juve ha risposto di non ricordare esattamente. «Ma ritengo per logica Paratici - ha aggiunto - e questo, mi pare, al mio rientro in attività dopo un periodo di isolamento volontario, che fu dovuto alla positività al Covid del presidente De Laurentis, che incontrai all'assemblea della Lega calcio il 9 settembre. Al mio rientro la società si stava già muovendo su Dzeko». In un altro passaggio della deposizione, Agnelli ha spiegato di essere stato informato a inizio settembre «che l'ingaggio di Suarez era di difficile realizzazione perché era risultato che lo stesso non aveva la cittadinanza comunitaria».