L’esaminatore di Suarez patteggia a un anno

Prima sentenza sullo scandalo all’UniStranieri. Restano sospesi Spina, Grego Bolli e Olivieri. L’indagine alle battute finali

Suarez e la commissione

Suarez e la commissione

Perugia, 25 febbraio 2021 - "E’ una gatta da pelare, come si fa, si fa male", si lamentava alla vigilia dell’esame, nel settembre scorso Lorenzo Rocca, l’esaminatore di Luis Suarez, campione in odore di Juve, poche ore prima dello scandalo. "Il mio timore è che poi, tirando, tirando, diamo il livello ed esce (Suarez, ndr) , i giornalisti fanno due domande in italiano e va in crisi". Visto che, per dirla con la sua prof, Stefania Spina "non spiccica ’na parola".

Quasi una premonizione.

Dopo cinque mesi dall’esame farsa – quello del ’Bambino porta cocummella’ – Rocca ha patteggiato le accuse di rivelazione di segreti d’ufficio e falso a un anno di reclusione, pena sospesa e non menzione davanti al giudice per l’udienza preliminare, Valerio D’Andria. Rocca e il suo legale, l’avvocato Manni, erano collegati via Teams da remoto. La pena concordata aveva già incassato l’avallo dei pm Paolo Abbritti e Giampiero Mocetti che hanno coordinato le indagini della guardia di finanza di Perugia.

La sentenza di ieri segna un punto fermo sul procedimento tuttora in corso contro l’ex rettrice, Giuliana Grego Bolli, il direttore generale Simone Olivieri, sospeso dal servizio come pure l’insegnante del campione, Stefania Spina. La professoressa – difesa dall’avvocato David Brunelli – , nell’ultimo interrogatorio ha negato di aver passato il pdf con le domande al calciatore e di essersi raccomandata proprio con Rocca di non uscire dai binari, ovvero dal testo. Scrive il giudice che non ha accolto la richiesta di revoca della misura cautelare: "E’ possibile apprezzare una particolare disinvoltura, se non spregiudicatezza dell’indagata nella perpetrazione di gravi reati, a fronte dei quali non ha mai mostrato alcuna resipiscienza, nonostante il complesso di inconfutabili prove di responsabilità raccolte dagli inquirenti a suo carico, da ultimo – scrive il giudice – l’ammissione del calciatore Suarez di aver ricevuto dalla professoressa il file pdf con i testo dell’esame che sarebbe stato utilizzato nella seduta del 17 settembre 2010 di cui l’indagata aveva sollecitato lo studio e che l’atleta aveva assicurato alla Spina di ripassare bene anche durante il volo verso Perugia mentre la Spina". Sottolinea il gip invece che il 15 febbraio la Spina "ha negato di aver preventivamente trasmesso al calciatore il contenuto dell’esame".

La storia è ormai nota.

Indagando sul Palazzo Gallenga anche per il ’buco’ causato dalle mancate rette degli studenti cinesi e sui concorsi – indagini ancora in corso – i finanzieri si sono imbattuti nelle telefonate per organizzare ’ad hoc’ l’esame e consentire a Suarez di ottenere il livello B1 della lingua italiana, con quello la cittadinanza e volare alla Juve che gli aveva offerto un contratto da 10 milioni di euro, come confermato dallo stesso Ds Fabio Paratici, indagato per false dichiarazioni nello stesso procedimento. Interessati al buon esito dell’esame, soprattutto per le positive ricadute di immagine dell’Ateneo in primis Grego Bolli e Olivieri. Spina aveva svolto le lezioni in piattaforma – e inviato il pdf – mentre Rocca era stato designato come esaminatore.Il diploma lo aveva fatto preparare già prima, istruendo la segretaria: "Mettici il minimo eeee". Anche la rettrice era stata chiara con quella storia del "binario". E Rocca non aveva nascosto i suoi timori.

"Il discorso è che comunque... sul verbale non ho problemi a metterci la firma perché in commissione ci sono io e mi assumerò la responsabilità dell’attribuzione del punteggio". Però certo, se esce e parla con i giornalisti, sono guai. E invece i guai sono arrivati dalle intercettazioni sia telefoniche che ambientali.

Erika Pontini