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Droga, armi e soldi. Dalla Spagna alla Toscana, rete smantellata: 13 indagati

Duro colpo al narcotraffico, maxi operazione del comando provinciale carabinieri di Massa Carrara in collaborazione con la Dia di Firenze. Box, appartamenti e autorimesse dove tenere marijuana e hashish, ecco come agiva l’associazione

Maxi operazione antidroga della Dia, 13 indagati

Maxi operazione antidroga della Dia, 13 indagati

Firenze, 15 luglio 2025 – Sono 13 gli indagati nella maxi operazione antidroga coordinata dalla Direzione investigativa antimafia e antiterrorismo della Procura della Repubblica presso il tribunale di Genova. I 13 indagati sono accusati di essere componenti di una associazione per delinquere finalizzata all’acquisto, importazione dalla Spagna, trasporto, detenzione e vendita di sostanze stupefacenti di tipo hashish e marijuana

L’operazione è scattata nella mattina di martedì 15 luglio. È stata condotta dal comando provinciale dei carabinieri di Massa Carrara, in collaborazione con il centro operativo della Dia di Firenze, coadiuvati nella fase esecutiva dal personale dei reparti dipendenti del comando provinciale di Massa Carrara e da appartenenti al Comando provinciale di Lucca, La Spezia e Milano, al nucleo elicotteri carabinieri di Pisa, i nuclei cinofili carabinieri di Pisa, Firenze e Villanova d’Albenga. 

Dei 13 indagati nove sono destinatari della custodia cautelare in carcere, mentre quattro hanno l’obbligo di presentazione quotidiana alla stazione dei carabinieri e l’obbligo di dimora nel territorio del Comune dove è ubicata la loro abitazione.

L’associazione, è stato ricostruito, disponeva di mezzi per gli spostamenti e per il trasporto della droga (auto e camion), di strumenti per comunicare (cellulari, smartphone, schede telefoniche e sistemi di messaggistica criptati); di luoghi dove stoccare e nascondere la droga (appartamenti, cantine e box: nel dettaglio in Toscana, la droga veniva custodita in una cantina a Massa, in due autorimesse a Camaiore, in un appartamento con cantina in Cinquale di Montignoso, in un immobile nel comune di Seravezza e in un box a Sarzana). L’associazione disponeva anche di armi, munizioni e materiale esplosivo. 

Gli inquirenti hanno ricostruito che i dirigenti e gli organizzatori della associazione provvedevano al reperimento e all’acquisto all’estero (Spagna) di quantitativi ingenti di droga intrattenendo contatti diretti con i fornitori e gestivano la commercializzazione e la vendita della sostanza sul territorio italiano. Le aree interessate dalla attività di spaccio erano ubicate nelle province di Massa Carrara, La Spezia, Lucca e Milano. 

Oltre al reato associativo ai 13 indagati e ad altre 7 persone sono contestati cinque episodi di importazione (consumata o tentata) di quantitativi ingenti di hashish e marijuana dalla Spagna e circa 20 episodi di detenzione e cessione di droga, tutti commessi tra luglio 2020 e marzo 2023. È stata inoltre riconosciuta l’aggravante della transnazionalità

Due le fasi dell'indagine: la prima, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Massa Carrara, nel periodo febbraio-dicembre 2021; la seconda condotta sempre dagli stessi militari insieme alla Dia di Firenze "a seguito - si spiega in una nota - di una convergenza investigativa emersa attraverso l'acquisizione di comunicazioni criptate svoltesi sulla piattaforma Sky Ecc" da parte della Dia, tramite Europol, "con conseguente attualizzazione dell'indagine riguardante, in parte, gli stessi indagati e disvelamento di pregresse importazioni riconducibili al sodalizio commesse già nel corso del 2020. In questa fase fondamentale è stato il contributo fornito da Eurojust per dare esecuzione agli ordini di indagine europei".

Nel corso delle indagini erano già state arrestate in flagranza 18 persone e sequestrati circa 66 chili di sostanze stupefacenti, oltre a 4 pistole, ordigni esplosivi e munizioni, nonché 129mila euro in contanti