Esame farsa per Suarez La Spina resta sospesa

Il giudice: "Ha negato ma le intercettazioni sono in palese contrasto". Domani l’esaminatore Rocca davanti al gup per la richiesta di patteggiamento

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Le dimissioni da incarichi direttivi o amministrativi non bastano a ’salvare’ la professoressa Stefania Spina, l’esaminatrice di Luis Suarez, sospesa dal servizio per otto mesi. Ovvero il passo indietro della docente "non implica - scrive il giudice Piercarlo Frabotta - l’annullamento del rischio di reiterazione criminosa che è stato ritenuto non soltanto alla luce del ruolo di Direttrice del Centro di valutazione Certificazioni Linguistiche ricoperto dalla Spina all’epoca dei fatti ma anche e soprattutto sulla scorta di quello di docente dell’indagata che ha contribuito in maniera determinante alla ideazione, organizzazione e concreta predisposizione dell’esame farsa di lingua italiana del calciatore". La stessa che quasi si vantava con i colleghi "ma te pare che lo bocciamo". "Nel caso di specie - scrive Frabotta nel provvedimento di rigetto dell’istanza di revoca – è possibile apprezzare una particolare disinvoltura, se non spregiudicatezza dell’indagata nella perpetrazione di gravi reati a fronte dei quali non ha mai mostrato alcuna resipiscienza, nonostante il complesso di inconfutabili prove raccolte".

Il giudice infatti contesta che l’indagata - difesa dall’avvocato David Brunelli - abbia "negato" nell’interrogatorio del 15 febbraio scorso di avere passato al calciatore il contenuto dell’esame, nonostante la recente ammissione dello stesso Suarez, sentito dai pm Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti in videocall. "Non si tratta di un copione ma di materiale che abbiamo usato a lezione. Ho detto a Suarez solanto di prepararsi su tutto quello - è la dichiarazione della professoressa - che avevamo fatto a lezione. Il testo pdf contiene la presentazione con cui avrebbe cominciato l’esame e perciò avrebbe dovuto memorizzare quella parte del testo".

Mentre il giudice ricorda, nel provvedimento, le intercettazioni, a suo avviso inequivocabili che inchiodano la Spina. "Allora, mi raccomando Lorè adesso ti mando il pdf del testo su cui ha lavorato, lui se lo porta in aereo... gliel’ho mandato in tutte le cinque parti con la descrizione delle domande, lui ovviamente parla spagnolo, tu l’ha visto. Mi raccomando Lorè non uscì da quelle immagini". Agli atti dell’indagine della Finanza ci sono fiumi di intercettazioni. Compresa quella in cui la Spina quasi si lamenta opo la lezione: "Due ore de parto... poi abbiamo fatto le simulazione dell’esame, praticamente gli abbiamo dato tutti i materiali che dovrebbero essere a sorpresa".

La prof infatti all’indomani delle perquisizioni-choc all’Università per Stranieri non aveva negato su tutta la linea, cercando semplicemente di ridimensionare la portata della sua condotta. Nei giorni scorsi invece aveva ribattuto alla ricostruzione della procura che aveva dato parere negativo alla revoca della sospensione dal servizio.

"Ritenuto infine - scrive ancora il gip - che il clamore mediatico avuto che l’indagata si è mostata disponibile a raccogliere indebite sollecitazioni esterne finalizzate alla facilitazione della prova di lingua italiana anche per altri esaminandi e che ugualmente è a dirsi rispetto al rappresentato elemento del mutamento degli organi di vertice dell’Ateneo, atteso che, come emerso proprio dall’altro caso, Spina ha mostrato una propensione ad attivarsi autonomamente rispetto a eventuali pressioni del direttore generale Simone Olivieri e della Rettrice (dimissionaria) Giuliana Grego Bolli, rigetta l’istanza di revoca".

Intanto domani è fissata l’udienza davanti al giudice Valerio D’Andria per il patteggiamento a un anno di reclusione chiesto dall’esaminatore Rocca. L’indagine – dopo l’audizione come person informata sui fatti di Andrea Agnelli - è ormai sulla soglia del chiusura.

Erika Pontini