
Lorenzo Melosso, del Rione Croce Bianca, resta sempre in scia. Giostra all’insegna del giallo: il Pugilli ha cambiato last minute il cavaliere. .
Chiamatelo marziano, chiamatelo cannibale o semplicemente ‘il re’. Il concetto non cambia: il dominatore della Giostra della Quintana di settembre è sempre lui, il Pertinace del Rione Cassero Luca Innocenzi, in sella ad Altrimenti. Tre tornate perfette, in cui mette nero su bianco subito chi comanda con una prima tornata chiusa a 53’’02. La giornata di ieri lo incorona definitivamente come il cavaliere più vincente della Giostra e ciò gli fa abbandonare la tradizionale glacialità consentendogli la goliardia dell’indossare il cappotto. D’altronde a lui questo si perdona: con la doppietta del 2025 Innocenzi si porta a 13 allori personali e spinge il Cassero di Fabio Serafini a 18, secondo solo al Croce Bianca che di vittorie ne ha 23. Ma per Innocenzi c’è anche la doppietta di Ascoli, l’oro di Sulmona, la vittoria del Palio di Servigliano, insomma: un anno d’oro che si suggella anche con la nascita della figlia, destinataria della dedica per l’ennesima vittoria.
L’altro dato che emerge dalla gara è c’è anche chi sta crescendo per insidiare il trono del re. Lorenzo Melosso, il Fedele del Rione Croce Bianca, infatti non sfigura e resta sempre in scia, pur dovendosi arrendere all’evidenza dei numeri. Innocenzi chiude le tre tornate con 2 minuti, 40 secondi e 96 centesimi. Melosso fa fermare le lancette a 2 minuti, 42 secondi e 26 centesimi. Il podio continua con Mattia Zannori, Gagliardo del Rione Ammanniti, che chiude 2 minuti, 46 secondi e 30 centesimi. Arriva in finale anche lo Spada, che per una manciata di centesimi resta fuori dal podio: per Tommaso Finestra 2 minuti, 46 secondi e 65. La Fortuna si accanisce con sul Contrastanga, l’Animoso Raul Spera, infatti, all’ultimo giro manca un anello e vede sfumare il traguardo. Unico neo, questo, per una Quintana positiva.
La Giostra, da sabato, si era aperta all’insegna del giallo. Il Rione Pugilli ha cambiato last minute il cavaliere, schierando Luca Morosini invece del titolare Pierluigi Chicchini. Sui social, il Rione dell’Aquila nera ha spiegato che il motivo della sostituzione fosse un infortunio capitato proprio sabato sera al Moro. Da lì il cambio, con Morosini che ha sfilato e ha anche partecipato al cerimoniale. La versione ufficiale è accompagnata anche da diverse altre ricostruzioni, ma che troveranno riscontro nei prossimi giorni, qualora reali. Di certo c’è che Morosini si è anche trovato a partire per primo, per via del sorteggio effettuato prima della Giostra. Per lui tre anelli conquistati ma una bandierina abbattuta gli è costata la prosecuzione della prestazione. Durante la prima tornata escono anche Badia, Morlupo e La Mora. Per il Morlupo, una scivolata prima della curva del Dio Marte gli falsa la traiettoria di mira e lo costringe a portare a casa un solo anello. Il giovane Davide Dimarti per il Badia, invece, non prende il primo anello, a causa di qualche incertezza nelle traiettorie. Per La Mora invece c’è un infortunio del cavallo. Un problema al nodello di Morgana, la costringono alla resa quasi alla fine dell’ultima tornata. Cavallo però prontamente soccorso, visitato dall’equipe veterinaria e condotto all’ospedale veterinario di Perugia. "Sono felice del risultato, ci metto il cuore e dedico la vita a questo", ha detto Innocenzi a fine gara indossando anche il cappotto che certifica la sua supremazia. Dedica, come detto, alla figlia, che ieri ha compiuto dieci giorni.