CRISTINA CRISCI
Cronaca

Caos rifiuti, lavoratori a muso duro: "Urgente un confronto col Comune"

Le maestranze di Sogepu e Sogeco denunciano difficili condizioni operative, mezzi obsoleti e disinteresse

Nota sindacale inviata a sindaco, assessore all’ambiente e cda

Nota sindacale inviata a sindaco, assessore all’ambiente e cda

Proprio nei giorni in cui si torna a parlare del caso rifiuti con l’udienza preliminare in Tribunale a Perugia, a Città di Castello l’azienda Sogepu finisce al centro di un documento sindacale. La nota contiene l’appello dei 131 lavoratori impiegati a vari livelli (64 in capo a Sogepu e 67 a Sogeco). Inviato il 10 settembre via pec al sindaco Luca Secondi, all’assessore all’ambiente e al cda della società, il documento descrive le condizioni di lavoro interne con numerose questioni aperte da mesi che "non trovano una soluzione".

Turni che cambiano, mezzi obsoleti, mancanza di garanzie sul futuro degli impianti: sono solo alcune delle questioni al centro della richiesta di "un confronto urgente non più solo con il consiglio di amministrazione dell’azienda, ma anche con il Comune, in quanto coinvolto nel governo della società e garante dell’interesse collettivo". I dipendenti chiedono di conoscere il piano industriale di Sogepu; la revisione dell’accordo di secondo livello e garanzie sull’organizzazione interna "con la volontà di trovare un’intesa", ma non escludono neanche la possibilità di attivare lo stato di agitazione. Il tavolo tecnico, richiesto a gennaio "non ha ancora prodotto alcun risultato concreto: molti servizi vengono oggi svolti in maniera disorganizzata, alcuni non sono effettuati, altri redistribuiti senza criterio, determinando un sovraccarico di lavoro per gli operatori, turni che vengono modificati in tempo reale…", si legge nel documento dove si parla dell’organizzazione interna. Pure la situazione del parco mezzi desta forti preoccupazioni ai lavoratori: "Quelli in dotazione sono perlopiù obsoleti o malfunzionanti". Non va meglio sul piano impiantistico: "L’EcoCassia interromperà il trattamento della plastica entro fine anno con l’attività che sarà trasferita all’impianto di Belladanza. La lavorazione della carta è compromessa da inefficienze organizzative, logistiche e di trasporto…". Poi c’è la situazione della discarica tifernate: "I flussi di conferimento sono stati ridotti a causa della prossimità alla saturazione, uno scenario che se da un lato consente di posticipare la chiusura, dall’altro priva l’azienda di entrate fondamentali per il risanamento dei conti". Le problematiche sollevate dai dipendenti Sogepu erano già finite in commissione nei mesi scorsi quando l’Rsu aziendale in un pubblico intervento aveva reso note le questioni aperte.

Cristina Crisci