
Gli interventi al lago Trasimeno effettuati questa estate continuano a far discutere
I lavori al Trasimeno effettuati questa estate continuano a far discutere. E ieri la questione è sbarcata in Consiglio regionale, dato che il consigliere di Forza Italia, Andrea Romizi, ha chiesto chiarimento su alcuni aspetti tra cui "le ragioni per cui, per l’esecuzione di tali lavori, sono stati scelti gli escavatori e se tali mezzi siano effettivamente gli strumenti più idonei, considerato che nelle darsene individuate essi hanno operato completamente in acqua, diversamente da quanto sarebbe potuto avvenire nelle darsene interrate".
L’assessore Simona Meloni ha risposto che “gli interventi effettuati al Trasimeno hanno ricevuto molte critiche ma si è trattato di una terapia d’urto per affrontare una situazione grave. I dragaggi non si potevano fare, come non sono stati fatti negli ultimi 5 anni. Sono 20 anni che non si fanno a causa di limiti normativi. E ricordo che nel 2023 sono stati fatti, dalla Giunta Tesei, gli stessi interventi che sono state resi vani dal successivo movimento dei fondali. A settembre ci sarà una manifestazione nazionale di vela a Castiglione del Lago ed abbiamo dovuto rimodulare il piano degli interventi. Abbiamo istituito sei tavoli tematici – ha spiegato –, ai quali dovreste partecipare anche voi. Se viene placato il conflitto ideologico potremo forse riuscire a trovare delle soluzioni a questi problemi. Abbiamo agito in urgenza e per attivare gli interventi cantierabili. In meno di 3 mesi abbiamo realizzato buona parte degli interventi programmati – ha aggiunto Meloni –. Si può intervenire con escavatori e draghe. Ma le draghe agiscono su grandi superfici e solo in certe condizioni. Deve essere creato un corridoio d’acqua per far funzionare le draghe. Muovendo il fondo viene intorpidita l’acqua e questo è un limite. Lo scavo con gli scavatori si adatta meglio a contesti specifici ed è la soluzione migliore quando il fondale è basso. Negli interventi eseguiti al club velico di Castiglione e alla darsena di San Feliciano– ha continuato – sono stati usati escavatori speciali che hanno creato un corridoio di accesso. La Regione è intervenuta sulla bocca di porto, consentendo la circolazione delle barche. Ogni azione che stiamo facendo – ha concluso l’assessora – è concordata con il commissario Dell’Acqua al quale va il mio ringraziamento per la disponibilità organizzativa e fattiva. Noi stiamo agendo dove gli altri hanno soltanto discusso".