
Alessandro Moio, esponente di Fratelli d’Italia ed amministratore di lungo corso, contro gli interventi in atto
PASSIGNANO SUL TRASIMENO - "Quello iniziato in questi giorni non è un vero dragaggio: è solo del ripristino di alcune darsene con escavatori", così Alessandro Moio (Fdi) commenta i lavori di Regione Umbria e Unione dei Comuni. Moio evidenzia tre problemi fondamentali, il primo quello di cicli naturali di grassa e magra, "oggi, però, il turismo richiede di mitigare il piú possibile gli scostamenti: e questa è la vera novità rispetto agli ultimi 10.000 anni". Poi il "mostro burocratico degli anni ’90 creato dalla sinistra di governo sotto i fumi di un ambientalismo ideologico". Infine "la riforma Renzi delle Province e il passaggio delle competenze all’Unione dei Comuni priva di capacità specifiche, personale e risorse". Cosa serve per l’amministratore di lungo corso? "Uscire dalla logica dell’emergenza e avviare una gestione ordinaria e continuativa del lago. Rendendo le manutenzioni regolari e pianificate. Sfruttare al meglio l’acqua di Montedoglio. Creare un ente competente, con risorse umane e finanziarie adeguate. Rivedere lacci e lacciuoli burocratici che soffocano ogni intervento". Il Trasimeno, conclude Moio, "non è terreno di tifoserie politiche: è patrimonio che merita rispetto".