SILVIA BINI
Cronaca

Gida, Ctn contro Alia: "Bilancio, ha votato no"

Sullo sfondo degli attriti l’aumento delle tariffe di depurazione nonostante l’accordo. Mazzetti: "Portiamo i fanghi fuori a smaltire con un costo esoso" .

Erica Mazzetti, deputata pratese di Forza Italia

Erica Mazzetti, deputata pratese di Forza Italia

Giani parla di acqua ‘pubblica’, di ciclo dei rifiuti, di lotta all’inquinamento. Con quale faccia? Le infrastrutture idriche sono vecchie e, nonostante le bollette più alte d’Italia siano proprio in Toscana, non vengono fatti interventi strutturali, né nuovi depuratori né impianti. Non ci sono impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti e, più volte, sono emersi scandali sul ciclo illegale dei rifiuti in Toscana". La deputata di Forza Erica Mazzetti è un fiume in piena. Nell’attacco al governatore che da pochi giorni ha ricevuto l’investitura per il bis alle regionali di ottobre tocca temi cari, carissimi al distretto tessile. Acqua e smaltimento rifiuti appunto, voci che sui costi vanno ad incidere moltissimo, e di conseguenza anche sulla competitività delle aziende.

"Andiamo oltre la demagogia e diciamo la verità: il bene acqua in Italia è pubblico, si paga la realizzazione e la manutenzione delle infrastrutture per portarla agli immobili ed è molto difficile che possa tornare in mano ai singoli Comuni", continua Mazzetti. "Va rafforzato il partenariato pubblico-privato, facendo sì che il servizio sia migliore e soprattutto non ci sia spreco di acqua e che venga riciclata al massimo per il riuso, come si faceva con Gida – la vera Prato è sempre all’avanguardia -, la cui proprietà è al 99% della Multiutility e l’1% è degli industriali, i quali meno di un mese fa hanno bocciato il bilancio. Per questo – aggiunge Mazzetti, che in questi giorni sta studiando il dossier Gida – portiamo i fanghi fuori a smaltire, producendo un costo esoso, perdita di profitto in loco e danno ambientale".

Sullo sfondo degli attriti che hanno portato alla bocciatura del bilancio di Gida ci sarebbe un tema carissimo agli industriali: l’aumento delle tariffe per le depurazione delle acque usate dalle imprese, nonostante l’accordo.

La deputata di Forza Italia rincara e sposta il mirino sul campo larghissimo: "Giani è costretto dall’emorragia di voti, dall’insofferenza di interi territori verso una Regione che non ascolta e non decide e dai disastri del sistema di potere Pd, come a Prato, a reclutare tutto e il contrario di tutto: da Italia Viva che vorrebbe lo sviluppo al M5S che ci vorrebbe tutti poveri".

Insomma, la temperatura pre-elezioni sale, è caldissima, rovente, come questi giorni pre ferragostani. "La Toscana – chiude Mazzetti – non può permettersi di restare arretrata per altri 5 anni. I Toscani, dopo questa marchetta agli estremisti, dovranno in caso di vittoria concedere l’assessorato all’ambiente a coloro che predicano la decrescita infelice".

"L’alternativa – conclude la deputata pratese – è il Centrodestra, che governa insieme a livello nazionale, in molte regioni del Nord e del Sud che guardano avanti e non stanno inchiodate al passato come la Toscana del sistema Pd, in moltissimi comuni toscani che non ne possono più di un potere fossilizzato sulle poltrone che ci tiene volutamente indietro per preservare posti e rendite e ci fa perdere il treno dello sviluppo".