SILVIA BINI
Cronaca

"Sicurezza, un problema storico. Azioni integrate e partecipazione"

Gli ultimi episodi di cronaca hanno riportato il tema della sicurezza al centro del dibattito, ma a Prato non è...

Il personale della polizia municipale impegnato pattugliamenti del territorio con attività di presidi deterrenza

Il personale della polizia municipale impegnato pattugliamenti del territorio con attività di presidi deterrenza

Gli ultimi episodi di cronaca hanno riportato il tema della sicurezza al centro del dibattito, ma a Prato non è mai davvero uscito dall’agenda. "Il problema è storico e mai affrontato con determinazione – afferma il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Matteo Mazzanti – e il rischio è che sia ormai percepito come parte integrante della città, il che è ancora peggio".

Per Mazzanti, la sicurezza va letta su due piani: percezione e realtà. "Sentirsi sicuri è una precondizione di libertà. Per anni si è discusso contrapponendo dati e sensazioni, ma non si possono separare i due aspetti. Ignorare le istanze dei cittadini porta a politiche che trascurano il tema". Negli ultimi tempi, secondo Mazzanti, si è visto un cambio di passo: la polizia locale è stata più presente sul territorio in attività di presidio e deterrenza, non solo in controlli al Codice della Strada. "Può sembrare banale, ma nel medio-lungo periodo migliora la percezione", dice. Non basta però. Servono azioni integrate con tutti gli attori coinvolti: "Tavoli permanenti in Prefettura, risorse comunali, gruppi di lavoro interni con obiettivi chiari. Coinvolgere anche imprese e categorie economiche per avere un quadro completo".

Mazzanti cita anche il Controllo di vicinato, "da rilanciare per rendere la cittadinanza partecipe". E conclude: "Il centrodestra ha sempre messo la sicurezza al centro e continuerà a farlo. Prato rappresenta una grande sfida sociale oltre che politica e nei prossimi mesi continueremo a proporre soluzioni concrete".