
Il personale della polizia municipale impegnato pattugliamenti del territorio con attività di presidi deterrenza
Gli ultimi episodi di cronaca hanno riportato il tema della sicurezza al centro del dibattito, ma a Prato non è mai davvero uscito dall’agenda. "Il problema è storico e mai affrontato con determinazione – afferma il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Matteo Mazzanti – e il rischio è che sia ormai percepito come parte integrante della città, il che è ancora peggio".
Per Mazzanti, la sicurezza va letta su due piani: percezione e realtà. "Sentirsi sicuri è una precondizione di libertà. Per anni si è discusso contrapponendo dati e sensazioni, ma non si possono separare i due aspetti. Ignorare le istanze dei cittadini porta a politiche che trascurano il tema". Negli ultimi tempi, secondo Mazzanti, si è visto un cambio di passo: la polizia locale è stata più presente sul territorio in attività di presidio e deterrenza, non solo in controlli al Codice della Strada. "Può sembrare banale, ma nel medio-lungo periodo migliora la percezione", dice. Non basta però. Servono azioni integrate con tutti gli attori coinvolti: "Tavoli permanenti in Prefettura, risorse comunali, gruppi di lavoro interni con obiettivi chiari. Coinvolgere anche imprese e categorie economiche per avere un quadro completo".
Mazzanti cita anche il Controllo di vicinato, "da rilanciare per rendere la cittadinanza partecipe". E conclude: "Il centrodestra ha sempre messo la sicurezza al centro e continuerà a farlo. Prato rappresenta una grande sfida sociale oltre che politica e nei prossimi mesi continueremo a proporre soluzioni concrete".