
La mobilitazione in Umbria è organizzata per lunedì 15 settembre, giorno di avvio dell’anno scolastico, da Filt Cgil e Faisa Cisal (Foto Crocchioni)
Uno sciopero di 24 ore, con fasce garantite per la scuola, più un presidio in piazza Italia, a Perugia "per dire ancora no alla divisione e smantellamento del trasporto pubblico locale" sono stati indetti per la mobilitazione in Umbria, organizzata per lunedì 15 settembre, giorno di avvio dell’anno scolastico, da Filt Cgil e Faisa Cisal. "È il giorno di apertura della scuola, ma non sarà uno sciopero per nuocere all’Umbria. Abbiamo senso di responsabilità, non ce l’abbiamo certo con i genitori che devono accompagnare i figli a scuola, ma con una giunta che non ha l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione" ha detto Ciro Zeno, segretario generale Filt Cgil Umbria, che ha presentato la mobilitazione, fra gli altri, insieme a Christian Di Girolamo (Faisa Cisal) in una conferenza alla sala Pietro Conti della Cgil.
Allo sciopero sono stati chiamati a partecipare tutti i vettori impegnati nel trasporto pubblico locale e prevede fasce garantite (6-9 a Perugia e 6.30-9.30 su Terni, poi quella pomeridiana). "Noi vogliamo salvare i posti di lavoro e difendere i servizi, cosa che non sta facendo oggi l’Umbria", spiega Zeno. "Sembra di essere agli albori di 4 anni e mezzo fa, il motivo è sempre quello. Cambiano le giunte ma il problema rimane lo stesso, la divisione in quattro lotti del Tpl". I sindacati, che "vedono davanti un precipizio" e parlano di una politica di questa legislatura (a guida centrosinistra), "sovrapponibile completamente con quella precedente" (centrodestra). A loro avviso si va quindi verso la frammentazione del Tpl, con "a rischio posti di lavoro e servizi".