Firenze, 11 giugno 2025 – Tra terra, cucina e tavola. I benefici di una coltivazione naturale, il rispetto della biodiversità e l’importanza della comunicazione. Di questo e molto altro si è parlato nel panel di Agrofutura “Dalla Terra alla Tavola: Innovare senza Dimenticare”. Presenti all’incontro ospiti del calibro di Andrea Battiata, imprenditore “Orto Bioattivo”; Giulio Picchi, owner e coo Gruppo Cibrèo, direttore artistico del Teatro del Sale e owner di Accademia Cibrèo; Eleonora Riso, vincitrice di Masterchef; Filippo Saporito, titolare e chef “La Leggenda dei Frati”. Ha moderato la giornalista de La Nazione Olga Mugnaini.
"L’alimentazione – sottolinea Picchi – è una priorità e chi fa ristorazione deve aver rispetto per la biodiversità”. Un rispetto che viene portato ogni giorno dall’imprenditore Battiata, che dispone di campi nei quali viene applicato il metodo “OrtoBioattivo”, che si basa sulla fertilizzazione naturale della terra e grazie al quale sono stati registrati miglioramenti significativi della composizione corporea e del benessere generale. “C’è un filo diretto – racconta l’imprenditore – che lega la cucina del Cibreo a noi che siamo agricoltori. La gente che va al Cibreo vuol sapere da dove arrivano i loro prodotti. Poi ci chiamano e vogliono venire a visitarci. E questi diventano nostri clienti”.
Dal prodotto poi si passa alla cucina, anzi ai tavoli. Perché Eleonora Riso, vincitrice di Masterchef Italia 13, ha iniziato servendo ai tavoli del Cibreo. E la cuoca casalinga – così preferisce essere chiamata Eleonora Riso, invece che chef – racconta di quanto sia stato importante questo lavoro: “Le cucine a volte diventano luoghi circoscritti, il contatto vero che il ristorante ha con il cliente avviene nel momento in cui viene servito - spiega –. Il ruolo del cameriere diventa dunque molto più importante”. Un lavoro di comunicazione, “fondamentale – aggiunge Eleonora Riso – perché ci sono persone che magari hanno più conoscenza e hanno responsabilità nel trasmetterla agli altri".
Al tavolo si è parlato anche di preservare la biodiversità e la filiera autoctona dei prodotti alimentari. Picchi ha portato un esempio: “Ho scoperto che nel sito della Regione c’è un portale con tutti questi prodotti, dagli animali alle piante. Ho cliccato alla voce ‘albicocche’ e ho scoperto che in Toscana esistono 27 piante di albicocche, di cui 21 a rischio estinzione. Ma ci sono alcuni agricoltori che stanno salvaguardando queste specie. Ecco io penso che quello che fanno sia fondamentale”.
Tra le ultime curiosità, i sogni di Eleonora Riso e le origini del nome “La Leggenda dei Frati”, ristorante dello chef Filippo Saporito. “Io voglio stare in pace e stare bene. Volevo andare a vivere in campagna aperta – racconta Eleonora Riso – Quando son dovuta tornare in città mi è rimasto un vuoto dentro”. “Il nome del mio ristorante – conclude invece lo chef – deriva da una leggenda: “Si racconta che alcuni frati vennero a cena nel mio ristorante. Si ubriacarono, cominciarono a cantare e a ballare, fino a disturbare gli altri clienti. Vennero dunque messi negli scantinati. Questi per tutta la notte continuarono a cantaare e ballare. Tutte le notti, verso luglio, se si ascolta bene si può ancora sentirli”.