
Al centro il sindaco Piero Pii
Sul tubone si tenta la via ‘diplomatica’. Dopo il rigetto del ricorso in Cassazione sul progetto idroelettrico Pvg, la giunta colligiana ha approvato un atto di indirizzo che autorizza il sindaco Piero Pii a interloquire ufficialmente con la Regione Toscana. Obiettivo: chiedere la revisione delle previsioni contenute nel progetto per la realizzazione della centrale idroelettrica di via della Ferriera e della relativa condotta. L’intento è quello di poter modificare pesantemente il progetto, ma l’altro lato della medaglia è il rigetto della cassazione. Il via libera della giunta a perseguire la via ‘diplomatica’ arriva a seguito della sentenza delle Sezioni Unite Civili della Suprema Corte di Cassazione, che ha respinto l’ultimo tentativo legale del Comune di opporsi al progetto promosso dalle società MK2 e PVG. L’intervento prevede la costruzione di un impianto idroelettrico con una lunga conduttura, ribattezzata da tempo "il tubone".
Il Comune, però, non si arrende. Nel testo dell’atto approvato si legge: "Dato atto che le conseguenze ambientali e culturali derivanti dalla realizzazione del nuovo impianto idroelettrico e del nuovo attingimento di acqua dal fiume hanno suscitato l’unanime preoccupazione della cittadinanza che ha manifestato malcontento sia in forma privata che costituendosi in associazioni. Considerato che anche l’amministrazione comunale si è dimostrata contraria in quanto sono state rilevate criticità sia rispetto all’adeguata tutela del fiume Elsa, della relativa ANPIL ‘Parco Fluviale dell’Alta Val d’Elsa’ che del sistema di canalizzazioni storiche denominate Gore". Il Sindaco Piero Pii ha voluto ribadire la posizione dell’amministrazione: "La sentenza della Cassazione chiude un capitolo legale, ma non quello politico e istituzionale. Continueremo a difendere il fiume Elsa, le Gore e il Parco Fluviale. Con questo atto ci muoviamo per chiedere alla Regione Toscana di modificare un progetto che, per noi e per molti cittadini, è inaccettabile". "Siamo disponibili - conclude Pii - a un confronto aperto con tutti i soggetti coinvolti per trovare un punto di equilibrio che salvaguardi le Gore, il patrimonio fluviale e l’identità storica della nostra città". Intanto, in città resta alta l’attenzione sul tema. Le associazioni ambientaliste, nate proprio in opposizione al progetto, promettono nuove iniziative. La partita, insomma, sembrerebbe tutt’altro che chiusa.
Lodovico Andreucci