
Uno scorcio del fiume Elsa
Con sedici pagine di ordinanza la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dal comune di Colle sul progetto di realizzazione di un impianto idroelettrico. La storia che ha preso il nome: ‘tubone’. Andando con ordine: con ricorso al Tar Toscana il comune di Colle nel 2021 impugnava l’autorizzazione unica rilasciata in favore del progetto Pvg (Progetto Valorizzazione Gore), avanzato dalle società Mk2 e Pvg, che prevede la realizzazione e l’esercizio di un impianto idroelettrico per il recupero energetico delle acque delle gore alimentate dal fiume Elsa da collocarsi a La Ferriera.
Il Tar nel 2022 declinò la sua giurisdizione in favore di quella del Tribunale superiore dell’acque. Il Tribunale superiore delle acque con sentenza a fine settembre 2023, rigettava il ricorso. Il comune di nel solito anno ha così proposto ricorso in Cassazione. La figura che in prima istanza ha seguito la questione è stato sicuramente l’ex sindaco di Colle Alessandro Donati. "Il progetto del Tubone: una ferita per il territorio e la sua identità – afferma Donati a La Nazione –. Le sentenze non si discutono, ma si possono commentare. E ciò che emerge con forza è un sentimento diffuso di amarezza e preoccupazione per l’approvazione del progetto denominato ‘tubone’, un intervento che la città non vuole. L’autorizzazione concessa si fonda su presupposti discutibili, tra cui l’errata interpretazione dell’assenza di vincolo monumentale per opere con più di settanta anni di storia. Una lettura che rischia di compromettere gravemente due luoghi simbolo del patrimonio ambientale e culturale cittadino: Le Gore e il Parco Fluviale. Questi spazi non rappresentano soltanto elementi paesaggistici, ma sono parte integrante dell’identità collettiva, della memoria storica e della qualità della vita dei cittadini. Il progetto del tubone, così come approvato, rischia di alterare in modo irreversibile l’equilibrio di un ecosistema urbano che merita rispetto e tutela". L’Amministrazione comunale con una nota afferma che aprirà una nuova fase di interlocuzione istituzionale, nel rispetto della decisione della Corte, ma con la volontà di continuare a tutelare l’ambiente, il territorio e l’interesse pubblico.
"La sentenza – afferma l’attuale sindaco di Colle, Piero Pii – della Cassazione non chiude una vicenda complessa e delicata, che riguarda il cuore naturale della nostra città. È nostro dovere continuare a vigilare, portare avanti un percorso di confronto e tutte le iniziative utili a salvaguardare il Parco dell’Elsa e il suo valore, non solo per Colle ma per l’intera Regione". Intanto per lunedì 25 agosto alle 21 in Piazza Unità dei Popoli, è convocata un’assemblea pubblica aperta a tutta la cittadinanza sulla questione.
Lodovico Andreucci