
Una delle alluvioni che ha colpito il centro storico di Buonconvento
Un intero paese dice no al progetto anti-alluvioni della Regione. Il Comitato per la valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente di Buonconvento ha raccolto oltre 1.500 firme, che sono state consegnate al governatore della Toscana Eugenio Giani insieme a una lettera in cui gli si chiede di intervenire per bloccare il progetto e l’inizio dei lavori e di sostituire la contestatissima opera idraulica con un’altra meno impattante sul paesaggio. "Le inviamo le firme dopo alcune settimane di mobilitazione della nostra comunità – scrive il Comitato al presidente della Regione –. Queste firme rappresentano la volontà di una quota significativa di residenti e di amici di Buonconvento, sinceramente preoccupati del danno ambientale e paesaggistico che subirebbe uno dei Borghi più Belli d’Italia, se il progetto di mitigazione dovesse essere realizzato così come è stato pubblicamente rappresentato".
E ancora: "A nome dei firmatari della petizione esprimiamo gratitudine nei confronti della Regione per l’impegno finanziario destinato a mitigare il rischio idraulico a Buonconvento, per il complesso iter amministrativo avviato, compreso l’incarico affidato a professionisti qualificati – si sottolinea –. Ma le chiediamo di intervenire per esaudire la volontà espressa dai cittadini". L’opera nel mirino delle proteste è stata presentata l’11 aprile scorso in un’affollata assemblea pubblica alla Casa del Popolo dal sindaco Riccardo Conti. E già in quell’occasione sul progetto si abbatté una pioggia di critiche: argini alti quattro metri che avrebbero ‘nascosto’ le mura medievali, uno dei simboli del paese, la problematica gestione delle paratie mobili previste sulla Cassia e sulla strada provinciale per Bibbiano e delle numerose idrovore che sarebbero installate per evitare l’allagamento del centro abitato.
"In quella circostanza – conclude il Comitato – rimanemmo sopresi dal fatto di trovarci di fronte a un progetto così impattante e ormai prossimo alla realizzazione senza che né il Comune né altra pubblica istituzione avessero informato i cittadini". Il progetto, insomma, non convince quasi nessuno, nemmeno lo stesso sindaco, che anche recentemente ha chiesto che venga modificato. Adesso non resta che aspettare le mosse della Regione. Il Comitato, intanto, continua la sua battaglia.