
Una manifestazione contro il famigerato ‘tubone’ che a Colle non piace a nessuno
Sul caso del Tubone e la decisione della Cassazione di rigettare il ricorso del comune arrivano le prime reazioni politiche. Da sinistra e da destra."Il Pd colligiano è preoccupato dell’esito della sentenza che purtroppo però era prevedibile - afferma il segretario del Pd di Colle Enrico Galardi -. La preoccupazione sta non nella possibilità di utilizzare il fiume per produrre energia pulita e sostenibile, ma nel farlo senza dare le opportune garanzie per la salvaguardia dell’ecosistema fluviale. Proprio per questo motivo, e per rispetto dei tanti cittadini interessati alla vicenda, ci chiediamo quali sia il piano di questa amministrazione che fin dalla campagna elettorale si è detta contraria a qualsiasi forma di realizzazione del progetto e sicura di poter impedire i lavori, nonostante, vorrei ricordare, il procedimento sia partito lato comune da un parere positivo fornito dall’allora sindaco Canocchi nel 2019 sostenuto dalla lista Su Per Colle che adesso fa parte dell’attuale maggioranza civica".
Reazioni arrivano anche da parte del centrodestra per bocca del consigliere comunale Michele Cortazzo. "L’ordinanza di rigetto del ricorso sul caso del Tubone da parte della Corte di Cassazione rende ora necessario un confronto per ottemperare alla decisione salvaguardando tuttavia il parco dell‘Elsa - afferma Michele Cortazzo, consigliere comunale -. Questo e’ un momento importante in cui la collaborazione tra tutte le forze civiche e politiche della citta’ è determinante. E’ il momento della mediazione. Credo che il corretto dialogo con gli interlocutori interessati possa aiutare nel percorso attuativo del progetto nell’ interesse della città e del suo patrimonio naturalistico. Collaboreremo con l’Amministrazione comunale ascoltando la citta’ per raggiungere un risultato che nel rispetto della decisione della Corte preservi il nostro parco". Tubone tra destra e sinistra, ma c’è anche la voce dei comitati. In primis il Coordinamento Salviamo l’Elsa che è composto da 20 realtà associative del territorio, oltre cinquemila cittadini firmatari. "Come Coordinamento Salviamo l’Elsa - viene affermato in una nota - prendiamo atto della sentenza della Cassazione che ha rigettato il ricorso presentato dal Comune di Colle di Val d’Elsa contro il progetto per la realizzazione dell’impianto idroelettrico sulle Gore, denominato ‘Tubone’, e proseguiamo nella nostra ferma opposizione. Ci teniamo a precisare che questo ricorso legale e la relativa sentenza non entrano nel merito delle caratteristiche del progetto e dei suoi impatti, ma riguardano solo la correttezza dell’iter procedurale che ha portato la Regione a rilasciare l’autorizzazione".
Lodovico Andreucci