
Nel secondo trimestre sono volati a 479 milioni, in crescita risultato operativo (+4,3%) ricavi (+1,1%) e impieghi. Raccolta a 171 miliardi. Lovaglio: "Avanti con l’Ops su Mediobanca".
"Abbiamo costruito una fortezza con un robusto bilancio capace di proteggere Mps e creare opportunità nei decenni a venire". Così l’ad del Monte dei Paschi, Luigi Lovaglio (nella foto) che, nel presentare i dati della semestrale e del secondo trimestre della banca, ha parlato di "risultati spettacolari" in grado di garantire "una crescita elevata e redditività a clienti e azionisti", abbinati a una forte posizione patrimoniale, testimoniata da un Cet1 stabile al livello record del 19,6% e dal superamento in scioltezza dello stress test.
I numeri infatti parlano chiaro: il primo semestre del 2025 ha registrato un utile netto di 892 milioni di euro, che sale del 21,4% anno su anno. Nel secondo trimestre invece il risultato si è attestato a 479 milioni di euro, con un aumento del 15,7% rispetto ai 413 milioni del trimestre precedente e ben oltre i 349 milioni attesi dagli analisti. La crescita è stata trainata soprattutto dai ricavi da commissioni e da un contenimento dei costi legati al rischio di credito.
I ricavi crescono dell’1% su base annua a 2.054 milioni. Il margine di interesse cala del 6,7% a 1.094 milioni, le commissioni crescono del 9,1% a 803 milioni. La banca annuncia la cessione di un portafoglio di deteriorati pari a circa 330 milioni. Il risultato operativo lordo di Rocca Salimbeni nel primo semestre è pari a 1.111 milioni in crescita rispetto al semestre di confronto (1.106 milioni). Il contributo del secondo trimestre, pari a 576 milioni è in aumento del +7,6% rispetto al trimestre precedente. Il costo del credito clientela pari a 175 milioni nel semestre è in calo (204 milioni) grazie a una maggiore stabilità del portafoglio crediti. Il risultato operativo netto nel semestre è pari a 936 milioni. Le imposte sul reddito di periodo registrano un contributo positivo di 36 milioni, nettamente inferiore al contributo di 453 milioni dello stesso semestre 2024. A fine semestre la raccolta complessiva è risultata pari a 200,4 (+2,2 miliardi). I finanziamenti alla clientela si sono attestati a 80,5 miliardi, in crescita rispetto al primo trimestre di 1,9 miliardi (+1,1 miliardi sui mutui e +0,6 miliardi sugli altri finanziamenti). Il totale finanziamenti clientela deteriorati a fine semestre è di 3,5 miliardi lordi, in calo rispetto alla fine del primo trimestre: oggi scendono a 3,1 miliardi. L’esposizione netta di crediti deteriorati ammonta 1,8 miliardi, sostanzialmente stabile sia rispetto al primo trimestre sia rispetto alla fine del 2024. La percentuale di copertura dei deteriorati si è attestata al 49,3%.
Nel secondo trimestre, il Monte dei Paschi ha anche avviato un’offerta pubblica di scambio su Mediobanca. "Confermiamo la nostra determinazione a creare una nuova forza competitiva leader nel sistema bancario italiano attraverso l’Ops: genereremo un valore sostenibile superiore nel lungo termine, offrendo rendimenti certi a entrambe le categorie di azionisti – ha sottolineato Lovaglio –. Il know-how e le competenze distintive di Mediobanca si integrano perfettamente con quelle di Mps che gode del sostegno dei suoi azionisti. Il valore dell’offerta sarà apprezzato anche da quelli di Mediobanca". E sull’istituto di Piazzetta Cuccia: "Osserviamo un approccio strategico sempre più erratico e un atteggiamento difensivo che dà priorità alla protezione rispetto alla creazione di valore – le parole dell’ad –. Questo è in totale contrasto con il nostro approccio coerente, trasparente e incentrato sul valore". Confermato l’obiettivo di raggiungere nell’Ops Mediobanca il 66,6% del capitale. "La nostra offerta non vuole sostituire i punti di forza di Mediobanca ma mira a liberare il loro potenziale – l’appello dell’ad del Monte agli azionisti di Piazzetta Cuccia –. Il nostro modello è molto più ampio e diversificato e la nostra proposta genererà notevole crescita e valore". I conti hanno permesso al Monte di alzare a oltre 1,5 miliardi l’obiettivo di utile pre-tasse 2025 e Lovaglio si è detto "fiducioso" di poter distribuire ai soci già quest’anno il 100% dell’utile così da eguagliare il payout di Mediobanca, allineandosi nel 2026 anche alla policy di Piazzetta Cuccia di pagare l’acconto sul dividendo. "Riteniamo che il risultato della nostra Ops sarà positivo, ma anche al di sotto del 50% riusciremo a ottenere delle sinergie. Ci vorrà più di tempo – la conclusione dell’ad – ma siamo stati prudenti nel fissarle a 700 milioni per arrivarci nei primi tre anni". Ieri in Borsa il titolo Mps ha chiuso a 7,85 euro (+5%).