ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Torre del Mangia, 700 anni fa per la cronaca del tempo l’inizio della costruzione

L’intervento La città ricordi l’evento riportato da Agnolo di Tura

L’intervento La città ricordi l’evento riportato da Agnolo di Tura

L’intervento La città ricordi l’evento riportato da Agnolo di Tura

Siena, 12 ottobre 1325: "I Sanesi comincioro una torre in sul canto della via che si chiama di Malcucinato, che va in Salicotto …". Con queste parole Agnolo di Tura del Grasso, un cronista senese vissuto proprio in quegli anni, iniziò la descrizione della cerimonia organizzata in piazza del Campo per celebrare l’inizio dei lavori di costruzione di quella che pochi decenni dopo diverrà la Torre del Mangia.

La cerimonia proseguì poi con la recita di "orazioni e salmi" da parte dei canonici del Duomo, la benedizione della prima pietra posata dall’Operaio del Duomo e la posa di "alquante monete" e di "una pietra con lettere greche, ebraiche e latine perché non fusse percossa da tuono né da tempesta".

La Cronaca di Agnolo di Tura, che come già detto era contemporaneo al fatto di cui stiamo parlando e che quasi sicuramente era presente in Piazza insieme con la maggior parte dei senesi, è sempre stata considerata da tutti gli storici, dai più antichi fino a Gabriella Piccinni, Duccio Balestracci e Fabio Gabbrielli, alcuni dei più autorevoli studiosi contemporanei della storia di Siena, degno della massima fiducia e citato numerosissime volte nelle loro pubblicazioni.

I lavori di costruzione proseguirono velocemente, nonostante che negli anni successivi non siano mancati né episodi di violenza né, soprattutto, la terribile epidemia di peste nera del 1348. Anzi, proprio nel ’48 sulla Torre furono posate le prime due campane che, mute ormai da decenni, è auspicabile siano restaurate e facciano di nuovo udire la loro voce.

Il 12 ottobre 1325, dunque, ebbero inizio i lavori di costruzione della Torre del Mangia, il monumento che, insieme con il Duomo, da sempre rappresenta la nostra città. Quest’anno ricorrono settecento anni da quel lontano avvenimento e sarebbe un peccato se Siena si lasciasse sfuggire l’occasione di celebrare adeguatamente il “compleanno della Torre”: settecento anni capitano una sola volta anche a un monumento.

Un compleanno che non sarà celebrato con torta e candeline ma che è augurabile divenga ugualmente una bellissima festa alla quale saranno invitati tutti i senesi insieme, è inutile sottolinearlo, alle bandiere delle Contrade.