ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Scaramelli torna in pista: "Capisco la nuova alleanza, ma quanto fatto non si cancella"

Il vicepresidente del Consiglio regionale, leader di Italia Viva, correrà con la lista ’Avanti’ "Infrastrutture, sanità, difesa del mondo venatorio le priorità. Banca Mps, sono orgoglioso".

Stefano Scaramelli ieri alla presentazione del libro

Stefano Scaramelli ieri alla presentazione del libro

"Era giusto allargare la coalizione, ma sulle scelte fatte non si torna indietro". Stefano Scaramelli è da dieci anni in consiglio regionale: prima con il Pd (presidente della commissione sanità), poi con Italia Viva (vicepresidente dell’assemblea, elezione affatto scontata). Ora ci riprova con la lista ’Avanti’ che mette insieme Italia Viva, Psi, +Europa, Pri, dopo l’addio di Azione in seguito all’accordo Pd-5 Stelle. E Proprio questo è uno dei nodi che affronta, a margine della presentazione del suo libro ’Mi ricordo il futuro’, che traccia un bilancio della legislatura regionale che si va a concludere.

Scaramelli, non sarà facile convivere, se tornerete alla guida della Regione.

"Io rivendico di essere stato capogruppo con l’attuale maggioranza e di aver spesso Svolto un ruolo decisivo. Capisco la dinamica politica, ma certo non si cancella quanto fatto finora".

Il famoso accordo Pd-5 Stelle in realtà apre alcune crepe sul passato, non crede?

"Intanto lo decideranno gli elettori e noi puntiamo a essere la seconda forza della coalizione. E poi servirà molta politica per governare questa fase".

Ma alla fine lei scioglie le riserve sulla candidatura?

"Mi sono confrontato con Renzi e Giani e ho deciso di mettermi a disposizione. Intanto per il mio territorio, Siena, poi se in altre realtà nasceranno esigenze analoghe, ne parleremo".

Si era parlato di Arezzo e Grosseto, è così?

"Ancora è prematuro, di certo credo che la Toscana del sud abbia bisogno di essere sempre più rappresentata per risolvere i propri problemi".

Lei su cosa punterà?

"Intanto sulle infrastrutture, problema comune appunto alle tre province. Poi sulla sanità. E anche sulla difesa del mondo venatorio, indispensabile per garantire equilibrio nel mondo rurale".

E come intende muoversi in questa campagna elettorale lampo?

"Alla vecchia maniera, ascoltando tutti, parlando con le persone, con il mondo del lavoro e delle imprese. Dai mercati alle cene anche nelle case se mi chiameranno, andrò ovunque ci saranno cittadini con cui parlare".

A sinistra c’è anche una netta divisione su Banca Mps, lei da che parte sta?

"Come Giani, che ebbe il merito di lottare anche contro il suo partito per evitare la vendita a Unicredit, sono orgoglioso di questa operazione e del lavoro straordinario di management e dipendenti. Il Monte è tornato a fare il Monte e non possiamo che esserne contenti".