
Fiorella Bambini de "La stanza dei doni" a Bettolle non si attendeva di ricevere così tanto materiale per i piccoli delle famiglie in difficoltà "Uno mi è stato portato proprio dal ragazzino che non lo usava più".
di Laura Valdesi
SIENA
"Stupiti". E ancora: "Increduli". "Sommersi dalle donazioni". "Generosi". Usa una sfilza di aggettivi, Fiorella Bambini, per descrivere l’emozione (positiva) provata dopo che, lanciato su La Nazione l’appello per la ricerca di zaini usati per i bambini di famiglie che non hanno la possibilità di comprarli ai propri figli, è stata travolta da un’ondata di generosità. "Sono arrivati già molti pezzi, alcuni utilizzati dai piccoli che adesso sono cresciuti ma tanti addirittura nuovi", racconta la donna di Bettolle che, con la sua ’Stanza dei doni’, proprio accanto alla parrocchia, tiene vivo il termine "solidarietà" che sempre più spesso, ai giorni nostri, si pratica a parole. Fiorella, invece, si rimbocca le maniche e preferisce le azioni concrete. "Non immagina cosa significa tutto questo a livello personale: aiutare gli altri mi fa stare bene", sintetizza il sentimento che prova all’indomani delle chiamate che hanno annunciato persino la consegna di vari scatoloni con zaini nuovi di zecca. Donazioni che sono arrivate da privati cittadini ma anche da istituti bancari, a conferma che nel nostro territorio sono ancora vivi i germi della vicinanza. E si tende sempre la mano. Un enorme valore in un momento nel quale, anche dai recenti rapporti Caritas (ma non solo) emerge che sempre più persone devono fare ricorso all’aiuto per mangiare , soprattutto donne e anziani, mentre molti rinunciano purtroppo a curarsi.
Veniamo al nostro appello per gli zaini visto che la scuola aprirà il 15 settembre.
"Non pensavo che tutto questo potesse accadere, dico la verità. Almeno non in tali termini, intendo. Siamo stati travolti dalla solidarietà".
Cosa è successo?
"Dopo aver letto il vostro articolo in merito alle difficoltà economiche a seguito delle quali molti genitori non riescono a comprare neppure il materiale scolastico ai figli, a partire dallo zaino, è scattata la mobilitazione".
Sentiamo.
"Ho ricevuto telefonate persino dalle banche che avevano grande piacere di consegnarci degli zaini nuovi. C’è stata una corsa, i relativi scatoloni arriveranno a brevissimo. Poi anche privati cittadini: c’è chi mi ha scritto che rientrerà dalle ferie il 14 e verrà subito a portarmi uno zaino. Il messaggio è stato talmente diffuso che c’è chi è venuto appositamente a Bettolle da Camucia, nell’Aretino, per consegnarlo. Una signora ce ne ha dati un paio unitamente agli astucci, un’altra si è presentata con altrettanti ma anche pennarelli e matite. Siamo contentissimi".
Vero che persino un bambino ha bussato alla vostra porta?
"Che tenerezza, non può immaginare. E’ arrivato insieme alla mamma, portava lui stesso lo zaino in un carrellino per la spesa. Me l’ha dato personalmente. Sul volto la gioia di essere lui stesso ad aiutare un coetaneo, visto che va in prima media quest’anno".
Quanti ne avete consegnati, dunque?
"Quelli che sono arrivati, quattro per la scuola e tre invece per l’asilo, più piccoli. Ma le persone, leggendo anche delle cescenti necessità delle famiglie, non solo per la scuola, ci hanno consegnato altro materiale, di molti tipi. Ma gli zaini sono continuati ad arrivare anche nel pomeriggio".