Siena, 1 luglio 2025 – Chi è favorito in questo strano Palio nel quale apparentemente l’ago della bilancia non ha ancora scelto dove puntare con decisione? Sarà premiato chi ha ricevuto in sorte i migliori cavalli (Tartuca, Chiocciola, Lupa) o chi ha puntato sulla monta per far crescere le proprie potenzialità (Bruco, Oca, Valdimontone), chi ha scelto l’affidabilità dell’accoppiata (Istrice) o chi ha seguito la strada tracciata l’anno scorso con risultati incoraggianti (Selva), chi punta sulla voglia di riscatto di un fantino assente da tempo dalla Piazza (Pantera) o chi sull’entusiasmo del debuttante (Drago)?

Questo non per dire che tutte e dieci partono allo stesso livello, ma per delineare un quadro incerto forse come poche altre volte, sebbene nel Palio spesso i pronostici siano fatti apposta per essere smentiti. Ogni ragionamento sulla Carriera di domani sera rischia di essere condizionato (vedi pagina a fianco) dall’evolversi del comportamento del Valdimontone tra i canapi, capace di determinare lo svolgimento delle fasi delle mossa. Dilemma che resterà aperto a prescindere dal comportamento di Comancio nelle restanti prove.
L’altro rebus, sempre destinato a incidere sulle fasi della mossa, è la presenza di due coppie di rivali (Chiocciola-Tartuca e Istrice-Lupa): la vicinanza o meno tra i canapi, il posizionamento di una di loro di rincorsa ovviamente potrà cambiare le carte in tavola. Ordinaria amministrazione comunque.
Si torna allora a cercare di capire quali saranno le dinamiche che potrebbero indirizzare il verdetto della Carriera di domani sera. Si parte dalla scelta decisa del Bruco, che ha celebrato in pochi attimi il promesso matrimonio con Scompiglio: dopo i tre Palii consecutivi vinti tra 2016 (cappotto nella Lupa) e 2017 (Giraffa), non centra il successo da otto anni. Inutile dire che è nelle condizioni ideali per recitare un ruolo da protagonista, con quel Viso d’angelo che portò a un soffio dalla vittoria nella Torre. Fin qui non si è visto molto, ma non ha grossa necessità di far crescere l’affiatamento.
Così come non si è visto molto Tittia, che come da tradizione lavora nell’ombra durante le prove: è sempre il fantino più quotato, con dieci vittorie conquistate. Viene da un 2024 negativo con i giubbetti di Oca e Istrice, ha una gran voglia di rifarsi, in Fontebranda ha vinto i suoi primi tre Palii e cerca il poker.
I due fantini più vittoriosi hanno, per motivi diversi, la necessità di riconquistare una posizione di preminenza, così come c’è un’altra accoppiata - questa volta a quattro zampe - che vuole ritrovare la gioia della vittoria. Il rientro nel lotto dei dieci di Zio Frac e Tale e quale restituisce due protagonisti annunciati alle vicende del Palio.
Scartati più volte (il secondo dal 2019 non aveva più corso) vanno necessariamente considerati tra i favoriti. Il primo con quel Carlo Sanna che si è ritagliato un ruolo di primissimo piano negli ultimi anni, il secondo con Giosuè Carboni che cerca la sua prima vittoria in un’età decisamente matura, 44 anni e mezzo. Puntando quasi a bissare quello che fece l’anno scorso Dino Pes, che a 43 anni e mezzo (è nato a pochi giorni di distanza da Carburo) ha ottenuto la prima vittoria sul Campo.