MASSIMO BILIORSI
Cronaca

Musiche da Oscar oggi in Fortezza. E’ l’omaggio al grande Morricone

Protagonista del concerto sarà l’Ensemble Le Muse, diretto dal maestro Albertini: Angelica Depaoli voce solista

Protagonista del concerto sarà l’Ensemble Le Muse, diretto dal maestro Albertini: Angelica Depaoli voce solista

Protagonista del concerto sarà l’Ensemble Le Muse, diretto dal maestro Albertini: Angelica Depaoli voce solista

Attraversare l’universo di Ennio Morricone è ripercorrere oltre 50 anni di storia italiana, del cinema e della musica. E’ il viaggio che ci aspetta oggi (ore 21,30 Fortezza Medicea) per il calendario di ’Vivi Fortezza’ con ’Omaggio a Morricone-Musiche da Oscar’, attraverso l’Ensemble Le Muse, che ha ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana proprio per questo spettacolo. A dirigerlo sarà il maestro Andrea Albertini e la voce solista sarà Angelica Depaoli. Ospite speciale Susanna Rigacci: la soprano italosvedese dal 2001 è stata la voce solista di Morricone nel mondo. Morricone è l’essenza del connubio, magico quasi imprendibile, fra musica e immagine. Così duttile da passare da Sergio Leone a Pasolini, da Bertolucci a Joffè, con orchestrazioni sapienti, che lasciano il segno. L’Ensemble Le Muse condenserà in due ore un repertorio che spazia in decenni di partiture di grande classe, dove nessuna è da escludere. Sarà una serata all’insegna della bellezza, non tanto della memoria, perché Morricone non appartiene al passato, probabilmente nemmeno al presente, ma alla ricchezza creativa di sempre. Un mondo a parte: gli appassionati di colonne sonore sanno che c’è un prima e un dopo Morricone, una sorta di spartiacque come in America, negli anni Cinquanta, fu Alex North, che mise insieme l’antico sinfonismo con il contemporaneo. Certo che eseguire Morricone è impegnativo: troppi esempi, troppi paragoni, troppi suoni "originali" nelle nostre orecchie. Ma tutto questo, se fatto con garbo e stile, è non solo utile, vorremmo dire necessario. Morricone non appartiene a qualche generazione, è investito di un compito improbo, quello di tradurre in suoni sensazioni, paure, angosce, felicità e grandi spazi liberi. Dalla prima colonna sonora de ’Il federale’ per Luciano Salce in poi, la sua musica è entrata in tutte le case. E ancora non ha nessuna intenzione di uscirne.

Massimo Biliorsi