
Entrano le clou le celebrazioni in onore di Santa Caterina da Siena
Proseguono le Feste Cateriniane 2025, dopo la conferenza su ‘S. Francesco e S. Caterina, il mistero delle stimmate’, che ieri ha inaugurato le celebrazioni, oggi e domani il programma si infittisce. Alle 15, in via 25 Aprile, si terrà l’omaggio floreale alla statua della Santa e alle 16, nella Basilica di San Domenico si terrà la messa solenne presieduta dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino. Poi il corteo si muoverà verso Piazza del Campo dove, alle 18, si terranno gli interventi delle autorità e la premiazione del concorso ‘Pellegrini di speranza’ promosso dall’Ufficio scuola dell’Arcidiocesi. Subito dopo verrà impartita la benedizione con la reliquia della Santa alla città, all’Arcidiocesi, all’Italia e all’Europa e si terrà la sbandierata delle Contrade.
Parteciperà alle celebrazioni del pomeriggio anche la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti. La giornata si concluderà alle 21 al Duomo con il ‘Concerto in onore di Santa Caterina’, eseguito dall’Istituto Franci, dal coro ‘I polifonici senesi’ e il ‘Coro polifonico Nisea’ di Teramo. Le celebrazioni continueranno domani mattina: alle 9.30 dal palazzo comunale partirà il corteo delle Contrade verso il Santuario di Santa Caterina, dove si terrà la tradizionale offerta dell’olio per la lampada votiva e l’offerta dei Ceri alla Santa. Presiederà la cerimonia il cardinale Francesco Coccopalmerio, alla presenza del cardinale Lojudice e di monsignor Antonio D’Angelo, arcivescovo dell’Aquila e delle autorità civili, militari ed ecclesiastiche. Sono previsti anche i saluti del rappresentante del governo e delle autorità civili e religiose, oltre al picchetto d’onore delle forze armate. L’olio per la celebrazione sarà offerto dai comuni de L’Aquila (in rappresentanza dei Comuni d’Italia) e di Murlo (in rappresentanza dell’Arcidiocesi). Le celebrazioni termineranno alle 11.30 nella Basilica di San Domenico, con la messa solenne, presieduta dal cardinale Coccopalmerio e concelebrata dal cardinale Lojudice e monsignor D’Angelo.
E.R.