PAOLA TOMASSONI
Cronaca

Da tutto il mondo a Siena ’Sistemi complessi’ e impatto degli algoritmi. In arrivo 650 scienziati

Per la prima volta l’Università degli studi ospita la conferenza. Studi e confronti su fenomeni biologici, sociali e umani al San Niccolò.

Per la prima volta l’Università degli studi ospita la conferenza. Studi e confronti su fenomeni biologici, sociali e umani al San Niccolò.

Per la prima volta l’Università degli studi ospita la conferenza. Studi e confronti su fenomeni biologici, sociali e umani al San Niccolò.

Ben 650 scienziati da tutto il mondo all’Università di Siena e un indotto economico di tutto rilievo per la città. L’occasione è la 21° Conferenza Internazionale sui Sistemi complessi che si terrà per la prima volta a Siena, dall’1 al 5 settembre al San Niccolò, sotto la direzione di due scienziate, Chiara Mocenni (nella foto) dell’Università di Siena e Giovanna Maria Dimitri dell’Università Statale di Milano.

Studiare i sistemi complessi consente di comprendere l’imprevedibilità dei sistemi viventi, analizzare i fenomeni biologici, naturali e umani sulla base delle non linearità e delle interconnessioni che esistono tra le componenti che li costituiscono e che danno luogo a comportamenti emergenti. Tutto ciò è stato fondamentale per analizzare le conseguenze delle epidemie, come quella da Covid, che ha profondamente condizionato le nostre vite negli anni recenti. Gli studi sui sistemi complessi si rivelano essenziali per comprendere il ruolo e l’impatto degli algoritmi di intelligenza artificiale sulle persone e società e spiegare fenomeni emergenti che si osservano nelle dinamiche cerebrali e psicologiche, nel traffico, nelle reti energetiche, nel cambiamento climatico.

La Conferenza vanta la partecipazione di relatori di spicco nell’ambito di intelligenza artificiale, matematica, fisica, comportamenti umani, urbanistica, epidemie, finanza, ecologia, psicologia, quali Bela Bollobas, Rosemary Braun, Marco Gori, Dani S. Bassett, Manlio De Domenico, Mirta Galesic, Walter Quattrociocchi, Stefano Boccaletti, Han Van Der Maas, Melanie Goodchild, Stefano Boccaletti, Eugenio Valdano, Fariba Karimi, Qi Su, Jessica Wynne.

La Conferenza 2025 presta anche attenzione ai temi dell’inclusione e della sostenibilità. Oltre alla direzione di due donne, si è provveduto a fornire un servizio di babysitting e nella scelta degli speaker alla parità di genere. Inoltre, sono state offerte delle borse di studio open arms per consentire la partecipazione a giovani ricercatori provenienti da Paesi in via di sviluppo. Infine, si è scelto di utilizzare i soldi destinati ai tradizionali gadget per la costruzione di una foresta, la CCS25 Forest, che ha consentito di piantare 50 alberi in varie parti del mondo.

La Conference on Complex Systems 2025 è organizzata da Unisi con il sostegno del Comune, della Complex Systems Society, della Società Italiana Caos e Complessità, e la sponsorizzazione di SAIHub, Prometeo, Santa 10 e delle case editrici Springer, Nature, MDPI, Cambridge University Press e World Scientific.

Nell’ambito della conferenza, mercoledì 3 settembre alle 20.30 al Teatro dei Rinnovati, si terrà lo spettacolo teatrale di divulgazione scientifica dal titolo ’La Complessità è semplice?’. L’ingresso è gratuito e aperto a tutte e tutti e, grazie alla collaborazione con il Comune e i Teatri di Siena, lo spettacolo in italiano è stato inserito nella programmazione Sboccia l’Estate’. La serata ruoterà attorno a quattro temi: economia e finanza, biologia ed ecologia, neuroscienze e fenomeni sociali; protagonisti quattro ricercatori che, con il collettivo ’La Scienza Coatta’, spiegheranno al pubblico cosa sono i sistemi complessi, come si possono studiare per renderli comprensibili: sul palco un grande quiz interattivo che fonde scienza, fisica e cultura pop.