
Il sindaco Piero Pii ha spiegato che, al momento, non è stato ancora conferito alcun incarico al gruppo di professionisti che dovrebbe affrontare la questione .
A distanza di anni dalla sua chiusura, resta ancora avvolto nella nebbia il futuro dell’ascensore del Baluardo, infrastruttura che era fondamentale per collegare Colle Alta con Colle Bassa. Se ne è tornato a parlare durante l’ultimo consiglio comunale, grazie ad un’interrogazione presentata da Domenico Ponticelli per i gruppi consiliari Partito Democratico Vannetti Sindaco e Colle per Vannetti Sindaco. L’interrogazione era inserita nel più ampio contesto degli eventi estivi e del disagio causato dalla mancanza del collegamento tra le due parti della città. Il sindaco Piero Pii ha spiegato che, al momento, non è stato ancora conferito alcun incarico al gruppo di professionisti che dovrebbe affrontare la questione dell’ascensore in maniera completa. I problemi da risolvere sono molteplici: a partire dalle infiltrazioni d’acqua lungo tutto il tunnel verticale, fino ad arrivare all’effettiva riattivazione dell’impianto. Serve un intervento strutturale complesso, che possa finalmente mettere mano a tutte le criticità del sistema. L’ipotesi sul tavolo è quella di un progetto da circa un milione e mezzo di euro, ma come ha ammesso lo stesso sindaco, nemmeno questa importante cifra garantisce una risoluzione definitiva del problema. In altre parole: si rischia di spendere tanto, ma senza certezza alcuna sui risultati. È per questo che si comincia a pensare a soluzioni alternative. Ad un primo riscontro il sindaco ha comunque affermato che per quanto riguarda l’ascensore del baluardo una delle possibilità è quella di prevedere la realizzazione di una struttura autoportante che isoli completamente l’ascensore e consenta di gestire in modo efficace i flussi d’acqua che da sempre mettono a rischio l’impianto. Nel frattempo, però, i tempi si allungano ed i cittadini devono fare i conti con l’assenza di un servizio diventato essenziale, che si traduce in una penalizzazione pesante per la mobilità (dolce) urbana, il turismo e la vivibilità del centro storico. Il rischio concreto è che si debba parlare ancora per anni di un collegamento che non esiste. Nei prossimi mesi è prevista una discussione pubblica sulle prospettive dell’ascensore e sulle eventuali scelte da compiere. In parallelo, si attende l’arrivo di uno studio di fattibilità per un nuovo impianto di risalita, che collegherebbe Bacìo a Piazza Duomo. Soluzione alternativa della quale ha parlato lo stesso primo cittadino in risposta a Ponticelli. Come misura temporanea, a breve sarà attivato un piccolo pulmino per collegare Colle Alta e Colle Bassa. Un sollievo, ma solo parziale: il servizio sarà riservato a particolari categorie di cittadini. Così ad oggi l’ascensore del Baluardo rimane un nodo irrisolto. La sensazione è che la soluzione, qualunque essa sia, sia ancora lontana.
Lodovico Andreucci