SILVIA BINI
Politica

Claudio Belgiorno, la parabola del recordman di voti: dall’inchiesta rimborsi ai manifesti

Rimossi dagli operai i maxi cartelloni con il suo volto sorridente per il voto delle Regionali. Durante gli ultimi giorni aveva detto ai suoi fedelissimi che era pronto a lasciare FdI se non veniva candidato

Rimossi i maxi cartelloni con il volto sorridente di Claudio Belgiorno

Rimossi i maxi cartelloni con il volto sorridente di Claudio Belgiorno

Prato, 11 settembre 2025 – Uno dopo l’altro, ieri mattina, sono stati rimossi dagli operai in giallo fluo, i maxi cartelloni con il volto sorridente di Claudio Belgiorno. Erano stati piazzati in città come anteprima di una candidatura regionale che però non ha mai ricevuto il via libera ufficiale da Fratelli d’Italia. La rimozione ha assunto i toni di una metafora: il crollo improvviso del recordman di preferenze, ora travolto dall’inchiesta che lo vede indagato per il presunto ricatto ai danni dell’ex capogruppo meloniano Tommaso Cocci.

Silenzio anche sui social, dove il profilo Facebook di Belgiorno si è fermato al 29 agosto con una denuncia sulla riqualificazione di via Pistoiese, e quello Instagram al 27, con un video contro le inefficienze del sistema sanitario. Da allora, nulla più. Una pausa che stride con la sua presenza costante in rete, abituato a post e dirette. Muto da ieri anche il cellulare, al quale non ha risposto. L’indagine dà forza alle accuse sempre respinte con forza: “Sono infamatorie, senza prove”, aveva detto rispondendo a distanza a Cocci, che in più occasioni aveva lasciato intendere di sospettare di colleghi di partito come responsabili della diffusione delle lettere ricattatorie. Belgiorno non solo si era detto estraneo alla vicenda, ma aveva anche avvertito che a pagare, in ogni caso, sarebbe stato il partito intero. Un nuovo terremoto per la città che arriva a pochi giorni di distanza, dalla riunione di Belgiorno con i fedelissimi, durante la quale aveva fatto capire di essere pronto a rompere con Fratelli d’Italia se non fosse stato lui il candidato alle regionali.

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Un colpo duro per l’uomo dei 1.879 voti, il più votato in Toscana alle ultime amministrative, più del doppio rispetto al 2019. Un consenso che lo aveva proiettato al centro dei giochi, oggi zavorrato dalle indagini. Il consigliere era arrivato al voto amministrativo di giugno forte di un record di preferenze. Un consenso che, nelle sue intenzioni, doveva spalancargli la strada verso la candidatura alle regionali. Trentotto anni, diplomato in ragioneria, padre di due figli, ex organizzatore di eventi, Belgiorno in passato è stato direttore artistico del Palazzetto dello Sport, del Settembre Pratese (dal 2012 al 2015), della Festa Medicea di Carmignano, oltre che di festival musicali. Dal 2019 al 2024 ha seduto in consiglio comunale, sempre in quota Fratelli d’Italia, poi d’Italia, confermato alle elezioni amministrative del giugno 2024, è membro dell’esecutivo provinciale del partito.

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Non è la prima volta che Belgiorno finisce nel mirino della magistratura. Dall’inizio del 2025, è coinvolto in un’altra indagine, ormai vicina alla conclusione, per presunte anomalie nei rimborsi pubblici percepiti attraverso la società ’Mi Piace Eventi srl’, di cui era l’unico dipendente. Tra gennaio 2021 e marzo 2022, il Comune ha versato 34.764 euro per assenze giustificate dagli impegni istituzionali del consigliere. Accuse anche in questo caso sempre respinte. Una parabola segnata da voti record, dal radicamento sul territorio e dalla capacità di occupare la scena comunicativa. Oggi però resta l’immagine dei cartelloni rimossi e del silenzio social.