
Il professionista fu attivo dal 1960 al 2000 a Prato e Calenzano. L’iniziativa lanciata da Cut per la mostra "Il giorno più bello". Una passeggiata teatrale seguirà il filo delle storie celate nelle immagini esposte.
Una call speciale quella lanciata da Cut – Circuito urbano temporaneo in occasione della mostra "Il giorno più bello: la fotografia vernacolare come patrimonio collettivo" in ricordo di Giancarlo Canocchi, fotografo professionista attivo dagli anni ‘60 al 2000 a Prato e Calenzano. Per volontà della figlia Gabriella, custode dell’archivio fotografico del padre, sono stati messi a disposizione i negativi ed alcune stampe degli scatti di Canocchi realizzati per matrimoni ed eventi.
Contattando il Cut, infatti, sarà possibile far partire la ricerca dei negativi e delle immagini della propria famiglia fornendo semplici indicazioni come il cognome e la data dell’evento fotografato. Se presenti in archivio le foto saranno restituite gratuitamente alle famiglie interessate. Il fotografo Giancarlo Canocchi ha documentato, nel corso della sua lunga attività svolta fra Prato e Calenzano, eventi familiari, feste e cerimonie.
"Le foto di mio padre sono state scattate in momenti speciali, matrimoni, feste, incontri con amici e parenti – racconta Gabriella Canocchi, figlia del fotografo - Purtroppo con il passare degli anni e le intemperie questi ricordi rischiano di andare perduti o di rovinarsi irreparabilmente, come successo anche durante l’ultima alluvione sul territorio. Da questa riflessione è nata la volontà di restituire alle famiglie le immagini che mio padre ha realizzato e i negativi delle immagini che conservo nel suo archivio".
Un progetto particolare, che lega passato e presente, raccontando, nello stesso tempo, il mutare di usi e costumi di Prato negli anni. "Un progetto che restituisce valore e cura al patrimonio immateriale custodito nelle immagini vernacolari e familiari e che troppo spesso rimane chiuso in un cassetto o in spazi interdetti alla visione, che però si figura come custode di piccole storie personali come parti di una grande Storia collettiva. Un esempio di recupero e valorizzazione della foto vernacolare come bene culturale all’interno degli archivi familiari, un patrimonio immateriale fragile a rischio, da tutelare e portare alla luce - racconta Stefania Rinaldi curatrice del progetto e presidente del Cut – partendo dal ritrovamento dell’archivio dello studio fotografico proponiamo in atto una serie di azioni di riflessione sull’importanza della tutela dell’immagine di famiglia e del dialogo con la storia attuale della comunità abitante".
La mostra fotografica di Canocchi verrà inaugurata giovedì alle 17 al piccolo museo "Materiale Project Room" in via Santa Trinita 71 a Prato. Inoltre, per il prossimo 4 luglio alle 19.30 è prevista una passeggiata teatrale itinerante che segue il filo delle storie racchiuse all’interno delle immagini di festa dell’archivio Canocchi. Per quest’ultima è richiesta la prenotazione scrivendo una mail all’indirizzo dell’associazione. Entrambi gli eventi rientrano nel cartellone della Prato Estate 2025 del Comune di Prato e sono un progetto di Cut in collaborazione con Spazio Teatrale all’incontro. L’accesso alla mostra e la passeggiata teatrale itinerante sono ad ingresso libero. Per la ricerca delle foto e la prenotazione della passeggiata itinerante è possibile scrivere a [email protected].
Martina Marotta