MARTINA MAROTTA
Cronaca

"Venite a cercare i vostri ricordi". L’archivio del fotografo Canocchi diventa un patrimonio collettivo

Il professionista fu attivo dal 1960 al 2000 a Prato e Calenzano. L’iniziativa lanciata da Cut per la mostra "Il giorno più bello". Una passeggiata teatrale seguirà il filo delle storie celate nelle immagini esposte.

Il professionista fu attivo dal 1960 al 2000 a Prato e Calenzano. L’iniziativa lanciata da Cut per la mostra "Il giorno più bello". Una passeggiata teatrale seguirà il filo delle storie celate nelle immagini esposte.

Il professionista fu attivo dal 1960 al 2000 a Prato e Calenzano. L’iniziativa lanciata da Cut per la mostra "Il giorno più bello". Una passeggiata teatrale seguirà il filo delle storie celate nelle immagini esposte.

Una call speciale quella lanciata da Cut – Circuito urbano temporaneo in occasione della mostra "Il giorno più bello: la fotografia vernacolare come patrimonio collettivo" in ricordo di Giancarlo Canocchi, fotografo professionista attivo dagli anni ‘60 al 2000 a Prato e Calenzano. Per volontà della figlia Gabriella, custode dell’archivio fotografico del padre, sono stati messi a disposizione i negativi ed alcune stampe degli scatti di Canocchi realizzati per matrimoni ed eventi.

Contattando il Cut, infatti, sarà possibile far partire la ricerca dei negativi e delle immagini della propria famiglia fornendo semplici indicazioni come il cognome e la data dell’evento fotografato. Se presenti in archivio le foto saranno restituite gratuitamente alle famiglie interessate. Il fotografo Giancarlo Canocchi ha documentato, nel corso della sua lunga attività svolta fra Prato e Calenzano, eventi familiari, feste e cerimonie.

"Le foto di mio padre sono state scattate in momenti speciali, matrimoni, feste, incontri con amici e parenti – racconta Gabriella Canocchi, figlia del fotografo - Purtroppo con il passare degli anni e le intemperie questi ricordi rischiano di andare perduti o di rovinarsi irreparabilmente, come successo anche durante l’ultima alluvione sul territorio. Da questa riflessione è nata la volontà di restituire alle famiglie le immagini che mio padre ha realizzato e i negativi delle immagini che conservo nel suo archivio".

Un progetto particolare, che lega passato e presente, raccontando, nello stesso tempo, il mutare di usi e costumi di Prato negli anni. "Un progetto che restituisce valore e cura al patrimonio immateriale custodito nelle immagini vernacolari e familiari e che troppo spesso rimane chiuso in un cassetto o in spazi interdetti alla visione, che però si figura come custode di piccole storie personali come parti di una grande Storia collettiva. Un esempio di recupero e valorizzazione della foto vernacolare come bene culturale all’interno degli archivi familiari, un patrimonio immateriale fragile a rischio, da tutelare e portare alla luce - racconta Stefania Rinaldi curatrice del progetto e presidente del Cut – partendo dal ritrovamento dell’archivio dello studio fotografico proponiamo in atto una serie di azioni di riflessione sull’importanza della tutela dell’immagine di famiglia e del dialogo con la storia attuale della comunità abitante".

La mostra fotografica di Canocchi verrà inaugurata giovedì alle 17 al piccolo museo "Materiale Project Room" in via Santa Trinita 71 a Prato. Inoltre, per il prossimo 4 luglio alle 19.30 è prevista una passeggiata teatrale itinerante che segue il filo delle storie racchiuse all’interno delle immagini di festa dell’archivio Canocchi. Per quest’ultima è richiesta la prenotazione scrivendo una mail all’indirizzo dell’associazione. Entrambi gli eventi rientrano nel cartellone della Prato Estate 2025 del Comune di Prato e sono un progetto di Cut in collaborazione con Spazio Teatrale all’incontro. L’accesso alla mostra e la passeggiata teatrale itinerante sono ad ingresso libero. Per la ricerca delle foto e la prenotazione della passeggiata itinerante è possibile scrivere a [email protected].

Martina Marotta