CHIARA TENCA
Cronaca

Dentro le feste di compleanno. Manuel Cossu racconta l’emozione dei ricordi

Sono settanta i piccoli protagonisti delle foto da cui il pittore ha preso spunto per realizzare altrettante opere a tecnica mista, tutte con uno scenario simile: torte, tovaglie, familiari e pupazzi .

Sono settanta i piccoli protagonisti delle foto da cui il pittore ha preso spunto per realizzare altrettante opere a tecnica mista, tutte con uno scenario simile: torte, tovaglie, familiari e pupazzi .

Sono settanta i piccoli protagonisti delle foto da cui il pittore ha preso spunto per realizzare altrettante opere a tecnica mista, tutte con uno scenario simile: torte, tovaglie, familiari e pupazzi .

Opere tanto intime quanto corali, che riescono a toccare le corde più profonde di ognuno di noi. Manuel Cossu, artista spezzino, conclude con una mostra in programma questo pomeriggio dalle 18 alla Skaletta Rock Club di via Crispi 168 un lavoro lungo quasi un anno, arrivato dopo "Animal Boys", con cui ha raccontato lo sfruttamento degli animali. Si chiama "Feste di compleanno" ed è partito da una raccolta di scatti in cui tante persone sono immortalate durante la loro infanzia, insieme ai loro cari, mentre vengono festeggiate. Sono settanta i piccoli protagonisti delle foto da cui il pittore ha preso spunto per realizzare altrettante opere a tecnica mista, tutte con uno scenario simile – tavolini, torte, tovaglie, panini, mamma, papà, nonni, fratelli, bottiglie, pupazzi - , ma ognuna con una storia e legami speciali.

"Mi riconcilio con le feste di compleanno – spiega – con questo progetto: sono inarrestabili e diventano espressione di tutto l’amore dei genitori, che viene racchiuso in queste foto. C’è il loro orgoglio nei confronti di chi hanno messo al mondo: il festeggiato è la cosa più importante e c’è una grande tenerezza in questo. Fanno commuovere, anche se ridisegnando questi scatti io non voglio che accada". È una sorta di catarsi, a fronte di inviti non graditi, proprio per evitare questo sentimento. "Per punizione ridisegno le vostre foto e mi rinvito ai vostri compleanni".

Piccoli che diventano "trofei esposti in modo benigno" e che hanno svelato a Cossu connessioni, attaccamento, commozione – appunto - , come se quegli scatti a lui dati in affidamento fossero tesori più preziosi dell’oro. "L’attaccamento che hanno dimostrato nel consegnarmi questi ricordi di famiglia, veri e propri pezzi di storia, è stato una cosa fortissima, che mi ha emozionato". E non solo, perché le differenze di ceto emergono, guardando questa carrellata – regali preziosi, torte di pasticceria a fronte di buffet semplici, bibite non di marca - , ma per l’artista queste emozioni sono un acceleratore sociale. "Sono onorato di questa fiducia: addirittura c’è stato qualcuno che mi ha portato le foto di nascosto per far una sorpresa al compagno: ne sono onorato, mi hanno consegnato una cosa sacra e tutte le famiglie sono state sullo stesso piano".

Dopo "Feste di compleanno", Cossu esporrà a Firenze con la personale "Elvis e il demone", in programma per un mese alla galleria dell’Oltrarno Stanza 251. Curata da Sergio Tossi, sarà una carrellata di opere sul re del rock, di cui l’artista indaga contraddizioni e solitudine. "Un sacrificio umano allo spettacolo" conclude.

Chiara Tenca