
Il momento della vittoria del Canaletto e dell’affondamento della barca
Il giudice unico si è pronunciato sul ricorso presentato dal Portovenere e supportato da altre dieci borgate in merito all’affondamento della barca dei vincitori all’arrivo da parte dei tifosi e di due dirigenti. La sentenza si è pronunciata a favore del parziale accoglimento del ricorso e adotta un serio provvedimento disciplinare a carico dei dirigenti Massimo Terenziani e Roberto Vivaldi che prevede la squalifica rispettivamente per 5 e 3 anni da ogni attività connessa al Palio del Golfo della Spezia per "scorrettezza e atto di violenza", in quanto nel salire a bordo della barca della gara dopo il traguardo ne hanno causato l’affondamento prima dei controlli post-gara, mettendo così a grave rischio l’incolumità di tutto l’equipaggio.
Il Canaletto dovrà anche sobbarcarsi il carico di una penale economica consistente. Si tratta di un’ammenda del valore di 500 euro a carico della borgata del Canaletto sempre per "scorrettezza e atto di violenza". "Per quanto riguarda i due dirigenti - si legge nel testo della sentenza - deve essere assolutamente stigmatizzato il loro comportamento. Trattasi di due soggetti molto esperti che sapevano benissimo cosa stavano facendo e quelle che sarebbero state le loro conseguenze dei loro comportamenti. Deve ritenersi a loro contestabile l’illecito disciplinare della scorrettezza per la violazione delle regole di regata e del principio di lealtà sportiva e dell’atto di violenza, poiché agendo con violenza sulla barca per salirci sopra entrambi ne causavano l’affondamento, mettendo così a serio rischio l’incolumità dell’equipaggio. Si pensi a cosa sarebbe successo se a un membro dell’equipaggio nell’uscire dall’imbarcazione in fase di affondamento gli fosse rimasto uno degli arti inferiori incastrati da qualche parte nella barca". Il giudice ha comunque ritenuto che, nel caso di specie, non si possa applicare la squalifica dell’armo del Canaletto dalla gara del Palio del Golfo, nonostante "il comportamento assolutamente censurabile dei due dirigenti", come recita il testo della sentenza.
La sentenza toglie di mezzo anche qualsiasi dubbio sulla natura dell’affondamento che ha innescato una guerra di pareri. Per il Canaletto l’affondamento sarebbe stato assolutamente fortuito, di idea opposta quella dei ricorrenti. La pronuncia del giudice esclude che l’affondamento fosse funzionale all’acquisizione di peso della barca prima di essere sottoposta al controllo post-gara, perché magari aveva gareggiato con qualche kg in meno rispetto ai limiti regolamentari". Intanto. la spada di Damocle si è infranta anche sulla borgata del Marola punita a pagare un’ammenda di 200 euro per "intralcio alla gara", in quanto i tifosi riconducibili a tale borgata hanno lanciato fumogeni il cui fumo si è diffuso sul palco della tribuna centrale causando malori alle persone presenti e costringendo le stesse a spostarsi su di un lato della tribuna, tanto da causarne il parziale cedimento e quindi l’evacuazione degli occupanti, il che ha causato anche notevoli ritardi negli eventi in programma. La sentenza evidenzia altresì "l’aggravante della prima recidiva".
Per il Canaletto si tratta di una sentenza "difficile da commentare rimanendo calmi". Sono queste le prime parole di Gianni Casali, capoborgata del Canaletto. "Vedere squalificato un uomo come Roberto Vivaldi per 5 anni con le motivazioni riportate (atto di violenza) ci lascia senza parole - dice -. Robè come lo chiamiamo noi è una persona umile, dolce, sensibile, onesta che ama il Palio ma soprattutto ama i ragazzi. Ha insegnato a vogare ai più grandi campioni del golfo. Ma soprattutto ha insegnato a tutti i valori sportivi di questo bellissimo sport. Non conosciamo personalmente il giudice unico e non vogliamo dare giudizi ma crediamo che questa sentenza sia fuori luogo, sbagliata, inappropriata e senza senso perché non ha tenuto conto del valore della persona e quello che ha rappresentato non solo per il Canaletto ma per la storia del Palio. Non crediamo sia giusto togliere ad una persona di quasi 80 anni che ha dedicato la vita al Palio la possibilità di stare insieme ai ragazzi e di partecipare attivamente".
Il Canaletto ora si dice pronto a procedere con un ricorso in appello.
Ilaria Vallerini