GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

Truffatori in agguato. Finto tecnico, specchietto e abbraccio sfila-orologio. I consigli per difendersi

Attenzione anche alle telefonate di chi si spaccia per avvocato o carabiniere e chiede soldi: "Così evitiamo che tuo figlio finisca in carcere o denunciato..." .

Attenzione ai finti tecnici. Nel mirino spesso gli anziani (foto d’archivio pressphoto)

Attenzione ai finti tecnici. Nel mirino spesso gli anziani (foto d’archivio pressphoto)

"In questo mondo di ladri", cantava tanti anni fa Antonello Venditti. Una frase che potrebbe essere declinata in più accezioni, partendo dalle truffe: ai falsi tecnici del gas, della caldaia o della corrente si sono aggiunte grazie ai social ed all’AI nuove tipologie di raggiro. E’ il caso, ad esempio, di quanto segnalato di recente da Autolinee Toscane in merito alla promozione sui social di "tessere in edizioni limitate a prezzi irrisori che consentono di viaggiare a bassissimi prezzi sui mezzi pubblici in alcune città o in tutta la Toscana. Falsi abbonamenti che partono da "post" con fotomontaggi: l’utente vi clicca e, credendo di aver acquistato un abbonamento sui canali ufficiali di AT, si trova invece alla mercè dei truffatori (con questi ultimi che hanno la possibilità di spillare decine di euro). Autolinee ha fatto sapere di aver denunciato tutti i casi segnalati alle forze dell’ordine e ha invitato gli utenti ad acquistare titoli di viaggio solo sul canale ufficiale della società.

Ma resistono anche le "truffe tradizionali". Poche settimane fa un cittadino pratese aveva segnalato una persona che, spacciandosi per tecnico di Publiacqua, aveva bussato alla porta di casa chiedendogli di poter entrare per un pretestuoso prelievo dell’acqua ai fini di una verifica della potabilità. L’azienda ha ricordato che l’acqua è potabile e che nessuno degli incaricati interviene sugli impianti interni chiedendo di accedere a proprietà private (l’invito è di segnalare all’azienda e alle forze dell’ordine gli episodi sospetti).

Lo stesso consiglio, quello di segnalare a polizia o carabinieri casi sospetti, è arrivato dal sindaco di Montemurlo e presidente della Provincia Simone Calamai: lo scorso 23 luglio, spacciandosi per tecnici del gas, alcuni malviventi sono entrati in casa di un’anziana residente sul territorio montemurlese e le hanno sottratto gioielli ed oggetti di valore. Ma la fantasia spietata dei truffatori non ha limiti, va a insistere e a far leva soprattutto sulla fragilità degli anziani, sulle paure, o sulla poca dimestichezza con le nuove tecnologie. Insomma, è bene stare in guardia. Durante tutto l’anno i militari del comando provinciale carabinieri di Prato hanno illustrato, in incontri ad hoc anche in provincia, alcuni dei metodi attuati dai truffatori. Ad esempio, la richiesta telefonica di denaro e preziosi da parte di un sedicente avvocato o appartenente alle forze dell’ordine per evitare la denuncia o l’arresto a carico di un proprio caro responsabile di aver provocato gravi incidenti stradali. In Italia, è bene ricordarlo, non esiste alcun tipo di cauzione per evitare arresti o denunce: occorre diffidare dalle telefonate che segnalano un parente in difficoltà. C’è poi il finto dipendente di Publiacqua o altri gestori di servizi che si presenta a casa per verificare contaminazioni nelle tubature, invitando i proprietari a riporre al sicuro (generalmente in frigo) tutti i preziosi per evitare di essere contaminati durante i controlli, rubandoli dopo aver distratto il malcapitato. C’è poi la tecnica del finto conoscente, in cui il truffatore (di solito una donna) finge di conoscere la vittima abbracciandola e togliendole collane o orologi. E ancora, il finto impiegato di banca o delle poste che, per telefono induce la vittima ad effettuare bonifici su conti correnti con varie scuse. Inossidabile è la truffa dello specchietto: i truffatori agiscono colpendo l’altro veicolo con un oggetto (ad esempio una pallina da tennis), si avvicinano all’incolpevole automobilista e sostengono che è il proprio veicolo ad essere stato urtato, con conseguente rottura di uno specchietto. Per non far lievitare i costi dell’assicurazione, il truffatore chiederà (o meglio, pretenderà) il risarcimento del danno.

g. f.