
Da sinistra Giammarco Piacenti con i fratelli Marcello e Daniela e con i nipoti Silvia e Matteo La storia dell’azienda affonda le origini nel 1875 Ora l’impresa lavora in tutto il mondo
Tutelare, conservare, restaurare la Bellezza. Sono 150 anni che Piacenti spa vola da Prato verso mezzo mondo per fare risplendere le opere d’arte. Per conservarne la storia, per raccontarla. Ora che proprio nel 2025 conta un secolo e mezzo di attività, la società pratese guarda al suo passato con lo sguardo lungo di chi, con impegno e passione, è diventata grande ed importante. La storia di Piacenti è anche un video per i social firmato dal regista e sceneggiatore pratese Tommaso Santi, con una versione in lingua inglese. Dal 1875, in immagini e parole: "Tutto nasce dalla famiglia, a Cavarzano di Vernio, in una bottega artigiana – racconta Giammarco Piacenti, presidente della società – dal bisnonno Vincenzo al nonno Geremia, a mio padre Gianfranco. Facevano lavori di falegnameria, ebanisteria, e con le pietre. Mio padre aveva sempre curiosità di imparare".
Una brama che lo portò fino a Trieste per l’importante lavoro degli interni in mogano rosso della nave Raffaello, l’ultimo grande transatlantico italiano. La famiglia è rimasta il baluardo solido sul quale poggiare la forza di spingersi lontano. Giammarco e i fratelli, con figli e i nipoti sono stati capaci di costruire una grande attività che conta 90 dipendenti. Donne e uomini, con competenze professionali di primo piano.
"Nei primi anni Ottanta il talento e l’esperienza di Leonetto Tintori ci hanno fatto da maestri nella tecnica del restauro – prosegue Giammanco – il grande artista e restauratore ci coinvolse in importanti progetti in tutto il mondo. L’incontro con Tintori ha dato una svolta alla nostra attività". La bottega artigiana è diventata un’azienda internazionale.
Fitti e intensi i rapporti con università, centri di ricerca e Soprintendenze: "Di passo in passo – spiega Piacenti con un orgoglio che gli brilla negli occhi – Abbiamo sempre cercato di diventare migliori, lavorando sodo, in squadra. Sappiamo di essere privilegiati perché lavoriamo e ci divertiamo. E’ una magia che ci scalda il cuore restaurare un’opera d’arte o un sito archeologico, portare all’attenzione della comunità il nostro lavoro. Restituiamo Bellezza rendendola partecipe a tante generazioni".
E proprio con questa volontà, Piacenti Spa grazie ad interventi mirati sulla logistica e la sicurezza ha permesso a tante persone di continuare a visitare le opere d’arte mentre sono in corso i lavori di restauro. Virtuosa l’iniziativa che si è sviluppata tra l’impresa di restauro e l’associazione "Seconda chance" impegnata nella promozione del lavoro dei detenuti. Piacenti ha assunto infatti cinque detenuti delle carceri toscane di Pianosa e Prato e della colonia penale di Gorgona. Un’azione che ha fatto da apripista anche per altri imprenditori. Piacenti si era già mosso in questa direzione una ventina di anni fa quando una famiglia chiese l’inserimento del proprio figlio al lavoro in azienda, per sottrarlo ad un cammino rischioso. "A distanza di tutti questi anni – osserva Giammarco – questa persona è sempre con noi e gode della fiducia di tutti". Aveva ragione babbo Gianfranco Piacenti, quando dalle colline della Val Bisenzio diceva ai figli: "Se stai più in alto, vedi più lontano".
Marilena Chiti