REDAZIONE PRATO

Distretto di San Paolo. La gru c’è ma i lavori vanno al rallentatore: "Siamo preoccupati"

I residenti del popoloso quartiere devono ancora affrontare disagi per fruire dei servizi socio sanitari. L’Asl: "Si stanno facendo le strutture di fondazione" .

Il cantiere per la Casa di Comunità a San Paolo si muove al rallentatore: l’Asl conferma il tempo di fine lavori a giugno 2026

Il cantiere per la Casa di Comunità a San Paolo si muove al rallentatore: l’Asl conferma il tempo di fine lavori a giugno 2026

La gru è stata installata nel cantiere. A segnalarlo sono i residenti della popolosa San Paolo. "Ma non si vede nessuno a lavorarci. La gru c’è ma di operai non se ne vedono mai o raramente". I cittadini da anni ormai attendono il nuovo distretto socio sanitario oggi trasformato nel progetto di un hub, una Casa di Comunità. La prima pietra, si ricorderà, è stata posta il 28 maggio 2024, mentre la campagna elettorale per le comunali era nel vivo. Da allora, il cantiere è andato a rilento con sgomento da parte degli abitanti che, tra l’altro, si sono visti chiudere un giardino posto tra via Toscanini e via Donizetti.

"Per quanto ancora dobbiamo andare avanti così? Per le prestazioni sanitarie di distretto siamo costretti ad andare in giro per la città in altre sedi". Attualmente la sede distrettuale è nei locali della Pubblica Assistenza in via dell’Alberaccio 54. "Qui vengono fatti soltanto i prelievi ematici e si possono prenotare visite ed esami", aggiungono i residenti. In via dell’Alberaccio, l’Asl Toscana centro ha collocato anche la guardia medica, servizio che si attiva telefonando al numero unico 116 117.

L’azienda sanitaria, interpellata sullo stato di avanzamento del cantiere, intende rassicurare San Paolo. "Sono state concluse le operazioni di scavo, precedute dalla necessaria bonifica bellica preventiva – spiegano dall’Asl – . Attualmente sono in corso i lavori per la realizzazione delle strutture di fondazione. Il completamento dei lavori è previsto per giugno 2026, cui seguiranno le attività di collaudo e messa in funzione". Dunque si deve attendere ancora un anno prima che la Casa di Comunità di San Paolo possa vedere la luce, almeno nella sua struttura muraria.

La cronistoria parte il 20 aprile 2020 con la stipula della convenzione tra l’Asl, il Comune di Prato e la Società della Salute con cui si è previsto che il Comune redigesse il progetto dell’intervento e che l’Asl provvedesse all’esecuzione dei lavori. Il progetto esecutivo è stato approvato a marzo 2023, mentre a novembre 2023 sono stati aggiudicati i lavori di esecuzione al RTP Insel spa – Tekton S.B. srl di Roma. Il costo ammonta a 6.571.848,77 euro. La ditta ha 630 giorni di tempo per portare a termine l’intervento. Seguiranno l’installazione di attrezzature ed arredi con la messa in funzione della casa di comunità entro la fine dell’anno. Il cantiere interessa una superficie di 1800 metri quadrati. Una volta realizzata, la nuova Casa di Comunità sarà aperta h24 per rispondere alle esigenze socio sanitarie della popolazione come previsto dalla riforma sulla nuova sanità territoriale.

Oltre ai servizi base, dal Cup all’anagrafe sanitaria, dal punto prelievi ai servizi di assistenza domiciliare offrirà ai cittadini la possibilità di effettuare anche le visite specialistiche con la presenza dei professionisti (principalmente internista, geriatra, diabetologo, cardiologo, neurologo, fisiatria) i quali disporranno anche di strumentazioni diagnostiche come ad esempio l’ecografo. La prevista presenza degli ambulatori dei medici di medicina generale e degli ambulatori con gli infermieri di famiglia e di comunità (12 ore al giorno 7 giorni su 7) garantirà ai pazienti di effettuare già all’interno della CdC l’eventuale presa in carico e di avviare il relativo e necessario percorso assistenziale. Se necessario potrà anche essere attivato il servizio sociale presente in sede. Nell’intendimento dell’azienda sanitaria rappresenterà il primo luogo di cura, ma anche di prevenzione, al quale la popolazione potrà fare riferimento. All’interno della struttura sorgerà anche un Centro Donna con il consultorio. I servizi si completeranno con quelli della Salute Mentale Adulti.

Sarà presente anche la Continuità Assistenziale (ex guardia medica). Dal punto di vista funzionale come Hub sarà collegato agli altri presidi territoriali (Spot) che a loro volta sono collegati tra loro a livello multidisciplinare e multiprofessionale. Anche nella CdC di San Paolo saranno sfruttate le opportunità offerte dalle nuove tecnologie come la Telemedicina.

Sara Bessi