GIOVANNI FIORENTINO
Cronaca

L’Oratorio dello Sport ora divide: "Vogliamo capire bene il progetto. Imprenditori, venite in assemblea"

Giovanni Mosca, presidente del circolo Arci di Maliseti, chiede trasparenza e coinvogimento "Chi ha in mano il piano si confronti con la popolazione per affrontare anche i problemi locali" .

Giovanni Mosca, ex presidente della Circoscrizione, attuale presidente del circolo di Maliseti

Giovanni Mosca, ex presidente della Circoscrizione, attuale presidente del circolo di Maliseti

Il progetto dell’’"Oratorio dello Sport", il centro sportivo che la cordata di imprenditori riunitisi nella società Faipo vorrebbe costruire a Chiesanuova nell’area tra via della Pace, via Melis e la tangenziale, ha fatto registrare nei giorni scorsi una battuta d’arresto (in attesa perlomeno che la società presenti la documentazione integrativa "corretta" alla luce delle perplessità evidenziate dagli uffici comunali). E nelle scorse ore Giovanni Mosca, presidente del circolo Arci di Maliseti, ha posto l’accento sulla necessità di informare la cittadinanza, chiedendo un’assemblea pubblica per illustrare il progetto per capire se e quali benefici porterà ai residenti di Maliseti, Narnali e Chiesanuova. "Si parla di Chiesanuova ma l’impatto maggiore lo avranno le frazioni di Maliseti e Narnali. Per non parlare della viabilità – ha dichiarato l’ex-presidente di circoscrizione, non nascondendo i propri dubbi sul progetto - i cittadini non sono a conoscenza di quello che avverrà, per questo pretendiamo un’assemblea pubblica a Maliseti, nei locali del Circolo Arci Quinto Martini. Non sappiamo quali interventi sono stati concordati nella convenzione tra il Comune e la Faipo, per il territorio. Quali saranno i benefici? Vogliamo sapere e capire se ci siano ancora i margini per rappresentare i bisogni del territorio. Sarebbe utile ed importante coinvolgere la popolazione. In caso contrario ci mobiliteremo per una petizione popolare con migliaia di firme per fare sentire la nostra voce. Noi cittadini, vogliamo essere protagonisti delle scelte che incidono sul vivere quotidiano, non vogliamo essere semplici spettatori". Il Comune di Prato aveva fatto sapere che l’iniziativa è adesso passata nuovamente alla Faipo: dovrà essere la società a decidere se ripresentare il progetto correggendo gli aspetti bocciati o se chiudere definitivamente la partita. E l’ipotesi ad oggi prevalente sembra essere la prima: come dichiarato a La Nazione da uno dei soci di Faipo, Marco Ranaldo, la volontà della società è quella di continuare a lavorare per arrivare alla costruzione del complesso immobiliare a prevalente destinazione sportiva, costituito da un centro sportivo corredato da strutture commerciali, direzionali e ricettive complementari. Ranaldo aveva fatto presente come, al netto delle prescrizioni da rispettare, dodici dei quattordici soggetti interessati dal procedimento (il Comune, Arpat, Publiacqua, ecc.) abbiano comunque dato parere positivo all’operazione da 40 milioni di euro. Gli ultimi intoppi riscontrati dagli uffici comunali riguardano la sicurezza idraulica e la carenza di opere di urbanizzazione a beneficio della collettività. Ma entro la fine dell’estate, dovrebbero essere presentate le modifiche richieste. Raccolta firme permettendo.

Giovanni Fiorentino