REDAZIONE PRATO

Il futuro dell’Ac Prato. Iniziata l’analisi dei conti. La sindaca alla finestra

Prosegue a fari spenti la trattativa per l’eventuale cessione della società. Le prospettive del rilancio del Lungobisenzio legate al progetto sportivo .

Il presidente dell’Ac Prato Stefano Commini

Il presidente dell’Ac Prato Stefano Commini

A fari spenti si può vedere comunque bene se c’è dialogo e voglia di confrontarsi tutelando i propri interessi, senza fare forzature e rispettandosi. E’ questo lo scenario che gira intorno, da giorni, alla trattativa per verificare se è possibile o meno il passaggio di mano dell’Ac Prato.

Solo a fari spenti e senza clamore le parti possono andare avanti con i propri obiettivi e vedere, abbastanza presto, se le strade possono coincidere. Da una parte i "volenterosi pratesi", come li abbiamo ribattezzati (la quarantina di imprenditori del territorio), dall’altra il patron dell’Ac Prato Stefano Commini e il suo staff. Tra le parti c’è il massimo rispetto di ruoli come evidenziato nell’incontro di venerdì scorso nello studio di un legale pratese. Parola d’ordine delle parti: riservatezza e silenzio per portare avanti un percorso che corre al momento parallelo.

Ieri dal Comune, durante il bilancio di un anno di amministrazione Bugetti, proprio la sindaca ha risposto ad una domanda sul futuro dello stadio dopo che all’inizio della stagione era stata confermata l’agibilità dell’impianto (via libera non banale anzi fondamentale per l’utilizzo dell’impianto in assoluta serenità). "Siamo aperti alla verifica dei progetti sportivi" ha detto la sindaca Bugetti per avviare una possibile sinergia tra pubblico e privato. Una posizione equidistante quella della sindaca, super partes, in attesa degli eventi. Arte diplomatica anche da parte della prima cittadina che aveva aperto le porte a Commini per verificare il progetto sportivo nei mesi scorsi (incontro mai concretizzato) così come è disponibile ad ascoltare altri interlocutori (un autorevole "ambasciatore" avrebbe già presentato le intenzioni dei "volenterosi" nelle sue stanze a palazzo comunale). Nell’arte della diplomazia la trattativa va avanti sotto traccia con i fari auspicabilmente spenti. Inizia la fase della verifica dei conti della società guidata dall’imprenditore romano da parte dei commercialisti dei "volenterosi". Una volta terminata l’analisi (potrebbe volerci una settimana, ma anche di più) sarà messa nero su bianco l’offerta dei volenterosi (si parla di 300mila euro più bonus per eventuale promozione) prima del 30 giugno, prima data federale fondamentale per la prossima stagione.

Luigi Caroppo