
La diffusione dell’intelligenza artificiale sembra aver portato già ad un incremento delle truffe legate al phishing, ovvero le frodi che...
La diffusione dell’intelligenza artificiale sembra aver portato già ad un incremento delle truffe legate al phishing, ovvero le frodi che portano la vittima a cedere inconsapevolmente al truffatore password e codici di accesso dei propri dispositivi mobili e dei conti correnti bancari. Tra le truffe più recenti c’è poi quella del ‘Pos pirata’, di cui hanno parlato anche alcuni tg e i siti di informazione in questi giorni. Come funziona? I ladri e i borseggiatori armati di ‘pos portatili’, ovvero i lettori di carte di credito contactless che molti esercenti utilizzano per ricevere pagamenti rapidi, strusciano il dispositivo tra le borse o vicino alle tasche dei pantaloni della loro vittima, senza che quest’ultima tiri fuori dalla borsa o dalla tasca carte di credito, per sottrarle denaro con pagamenti contactless. Le carte bancarie dotate di tecnologia NFC (Near Field Communication) consentono infatti pagamenti rapidi senza contatto per piccoli importi. È proprio questa funzione che i truffatori potrebbero sfruttare per avvicinare un Pos modificato a ignari passanti, simulando una transazione. Il dispositivo in questione è stato ritrovato nella borsa di una donna fermata a Sorrento dopo un furto in un locale del centro. La stessa donna potrebbe aver colpito anche a Roma. Ma sui casi deve essere fatta ancora piena luce. Tra i consigli per difendersi: usare un portafoglio schermato anti-RFID, attivare le notifiche bancarie istantanee via sms o app, conservare le carte in tasche interne, mai in borse facilmente accessibili. Infine, gli esperti consigliano i pagamenti via smartphone.