SAVERIO MELEGARI
Cronaca

La frana sulla Sp3 Mammianese. È corsa contro il tempo per usare il finanziamento da 635mila euro

Amidei: "Persi due mesi per l’annuncio dei fondi tagliati". Capecchi e Vignali: "Scuse, ancora nessun bando"

Per la sistemazione della frana a San Lorenzo avvenuta un anno fa sulla Sp3 Mammianese serviranno mesi di lavori per cui la Provincia ha ricevuto un finanziamento ministeriale di 635mila euro

Per la sistemazione della frana a San Lorenzo avvenuta un anno fa sulla Sp3 Mammianese serviranno mesi di lavori per cui la Provincia ha ricevuto un finanziamento ministeriale di 635mila euro

Sarà una corsa contro il tempo quella che la Provincia dovrà portare avanti per la sistemazione della frana a San Lorenzo sulla Sp3 Mammianese. Un intervento che ha ricevuto un finanziamento ministeriale di 635mila euro e che dovrà essere terminato entro la fine dell’anno. A fare il punto della situazione, nel corso dell’ultimo consiglio provinciale, è stata la consigliera con delega alla viabilità Lisa Amidei rispondendo ad una interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza Lorenzo Vignali e Francesca Capecchi. "Il finanziamento che serve per la risoluzione del problema era stato richiesto lo scorso anno al Ministero – afferma Lisa Amidei – poi a maggio è arrivato lo stop ai fondi che, invece, sono tornati disponibili soltanto all’inizio di questo mese. Nel frattempo la Provincia non si è bloccata, ha proceduto con l’appalto integrato potendo prevedere già anche il progetto esecutivo. Purtroppo i due mesi persi per l’annuncio del taglio da parte del Governo ci hanno creato delle difficoltà perché adesso abbiamo delle scadenze stringenti relative alla fine dell’anno".

Mettendo in mezzo il Governo, subito pronta la risposta di Francesca Capecchi (Fdi). "Sappiamo tutti bene che il taglio non c’è mai stato, magari ci poteva essere una comunicazione migliore fra esecutivo ed enti locali ma i soldi son sempre stati a bilancio – attacca, così come Vignali – quello che a noi interessa è capire se si riuscirà a spenderli essendo i tempi stringenti e la preoccupazione è inerente a non perdere il finanziamento. La risposta dell’amministrazione conferma ciò che temevamo: la conferenza dei servizi si è conclusa solo il 28 luglio, e solo dopo quella data sarà possibile approvare il progetto di fattibilità e predisporre l’avvio dell’appalto integrato. Ad oggi, non esiste ancora un bando di gara, né un cronoprogramma chiaro per l’avvio effettivo dei lavori. L’alibi dei tagli governativi pensiamo sia soltanto una scusa".

La chiosa in aula è toccata al presidente. "Le risorse sul 2025 erano state tolte, poi il decreto è decaduto e si è tornati alla situazione originaria – ha detto Luca Marmo –. Sono contento che il problema sia stato risolto in seguito alle fortissime preoccupazioni emerse anche da altre province".

S. M.